"Sconosciuto e' qualcuno
che aspetta di diventare Amico"

 
Dio Vi Benedica!



in
  
Questa e' una Comunita' Cattolica di ACCOGLIENZA
nello spirito del R.n.S.

APERTA A TUTTI


NB: Tutto il materiale usato per la costruzione di questo sito e' stato preso in giro qua e la' sul web, qualora qualcuno si accorgesse che sono state involontariamente violate in qualche occasione norme sul copyright, basterà mandare una mail all'Amministratore
segnalando il materiale che non doveva essere usato, il quale sara' immediatamente rimosso.
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Giornata mondiale dei Malati di Lebbra

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2016 14:32
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 9.955
Città: MILANO
Età: 70
Sesso: Maschile
31/01/2016 14:32



«Noi eravamo crocifissi, sei stato tu che hai strappati i nostri chiodi».
I suoi amici gli hanno detto:
«L’amore ha vinto, le mura sono cadute».
Dei dottori gli hanno detto:
«Voi avete permesso ai medici di fare ciò che non avrebbero mai potuto fare da soli».
Ed infatti, come avrebbero potuto curare delle persone terrorizzate che si nascondevano per il timore di essere rinchiuse a vita in quelle autentiche prigioni che erano i lebbrosari del passato?
Queste parole erano una vittoria ed una ricompensa per Raoul e Madeleine, ma non erano un'autorizzazione a riposarsi, perché avevano visto troppi dolori e troppe ingiustizie nel corso dei loro viaggi.
Per tutta la sua vita, Raoul Follereau ha creato delle opere originali, ha condotto delle campagne audaci per lottare contro queste «autentiche lebbre che sono la miseria, la fame, l'egoismo, il fanatismo, la viltà, l'odio...»: l'Ora dei poveri, il Natale del Padre de Foucauld, lo Sciopero dell'egoismo, la Giornata mondiale dei lebbrosi, Un giorno di guerra per la pace.
«Noi abbiamo imparato, al servizio dei lebbrosi, come attaccare, combattere e vincere queste lebbre. Perché non potremmo un giorno ispirare altre lotte che abbiano le dimensioni della sofferenza universale?»
Pensava appunto a questa «battaglia contro la lebbra e contro tutte le lebbre» quando scriveva nel suo testamento alla gioventù:
«Il tesoro che vi lascio è il bene che non ho fatto, che avrei voluto fare e che voi farete dopo di me».
Coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere Raoul Follereau non dimenticheranno mai l'allegria, la gioia che emanava dalla sua persona.

www.atma-o-jibon.org/italiano8/follereau_domani1.htm

AIFO

AIFO - Oltre la lebbra, per i diritti degli ultimi. Dal 1961. - AIFO


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:27. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com