Al Misitro Istruzione Sen. Stefania Giannini: noi rispondiamo: BASTA GENDER A SCUOLA

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lazzaro2004
00mercoledì 25 marzo 2015 20:52



 

L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo, ieri pomeriggio alla Camera, a un question time del deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.

Confermando la «totale estraneità» del Miur alla redazione e diffusione nelle scuole degli opuscoli dell’Unar “Educare alla diversità a scuola”, commissionati all’Istituto A.T. Beck, (l’intera Strategia è costata 300mila euro), Giannini ha ribadito che «il Ministero proseguirà i progetti contro ogni forma di discriminazione nelle scuole», sottolineando che, nella predisposizione delle iniziative, sarà prioritario il coinvolgimento delle associazioni dei genitori. Anche i contenuti delle nuove Linee guida in vigore da settembre, saranno stabiliti attraverso il confronto diretto e costante con i genitori. Che, invece, erano stati completamente esclusi dalla Strategia dell’Unar.

«Il tavolo naturale del confronto dovrebbe essere quello del Fonags», dice Roberto Gontero, presidente dell’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) e coordinatore del Forum delle associazioni dei genitori della scuola.

«Proprio nell’incontro che abbiamo avuto a maggio – ricorda Gontero – avevamo chiesto al Ministro di riscrivere le Linee guida, perché riteniamo irrealistico che entrino nelle classi dei nostri figli contenuti che non hanno ricevuto il preventivo consenso dei genitori. Il Ministro ha recepito queste nostre preoccupazioni e di questo siamo certamente soddisfatti».

Un plauso all’iniziativa di Giannini arriva anche dal presidente dell’Age (Associazione genitori), Fabrizio Azzolini, che chiede l’introduzione di specifici «protocolli per l’affettività» studiati attraverso «l’ascolto diretto delle famiglie». Per protestare contro la diffusione nelle scuole di iniziative tese a propagandare l’ideologia del gender, l’Associazione aveva lanciato ai genitori la proposta di una Giornata di ritiro dei figli dalla scuola. Un giorno al mese per ribadire che «i genitori sono i primi educatori dei figli».
«Quella del Ministro – conclude Azzolini – mi sembra una proposta di buon senso che fa definitivamente cadere tutte le azioni di chi, senza nemmeno coinvolgere i genitori, voleva contrabbandare nelle scuole ciò che nulla aveva a che fare con il doveroso contrasto a ogni forma di discriminazione».

www.avvenire.it/…/basta-gender-a-…


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