Scola, ricordo di don Gnocchi a sessant'anni dalla morte. "il dolore degli innocenti è dunque permesso perché siano manifeste le opere di Dio e quelle
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lazzaro2004
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sabato 27 febbraio 2016 17:10
Scola, ricordo di don Gnocchi a sessant'anni dalla morte. "il dolore degli innocenti è dunque permesso perché siano manifeste le opere di Dio e quelle degli uomini:"
Scola, ricordo di don Gnocchi a sessant'anni dalla morte...
“Maestro - domandarono i discepoli alla vista del cieco nato - chi ha colpa della sua cecità? Lui o i suoi genitori?”. “Non è colpa sua né dei suoi genitori - ri...
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“Maestro - domandarono i discepoli alla vista del cieco nato - chi ha colpa della sua cecità? Lui o i suoi genitori?”. “Non è colpa sua né dei suoi genitori - rispose Gesù ridonandogli miracolosamente la vista - ma è perché si manifestino in lui le opere di Dio” (Gv 9,1). Il dolore degli innocenti, nella misteriosa economia cristiana, è anche per la manifestazione delle opere di Dio e di quelle dell’uomo: opere di scienza, di pietà, di amore e di carità. Nella misteriosa economia del cristianesimo, il dolore degli innocenti è dunque permesso perché siano manifeste le opere di Dio e quelle degli uomini: l’amoroso e inesausto travaglio della scienza; le opere multiformi dell’umana solidarietà; i prodigi della carità soprannaturale.
Don Carlo Gnocchi, Pedagogia del dolore innocente, 1956
www.dongnocchi.it/…/dolore-1.173
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