| | | OFFLINE | Post: 3.514 | Sesso: Femminile | |
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15/07/2011 11:50 | |
E nel silenzio ancora il Verbo
cui fa eco un vento
leggero leggero.
***
Intanto i giorni si rallentano
uno
più lungo dell'altro
e un altro
ancora più lungo, e la notte
ti esilia
per neri deserti:
quelle infinite
lucide notti! E il soffitto
e le pareti
che non sono più:
perduto
in un mare senza sponde.
E l'interminabile corridoio:
un tunnel sotto il mare
dove ti accompagna appena
una luce gialla
che balugina
non sai da dove...
***
E lui che incombe
nel centro della mente
in assoluta fissità:
né dire sai
se ombra o luce.
Non un nome non un volto
gli conviene: e il salmista
si strazia e grida
<< mostrami il tuo volto,
il tuo volto io cerco, Signore! >>
Né volto
né immagine
né segno alcuno
nulla: più che il vuoto
un nulla.
Forse un suono
una nota sommessa almeno,
un colore:
invece
un oceano nero di nulla.
***
E tu lo pensi
e continui a pensarlo
come preso da vortice.
E lo invochi con dolce pazienza:
solo per chiamarlo
e udire l'ineffabile nome.
E chiedergli niente,
meno ancora di guarirmi
perché non può non può
non deve! Se interviene
libero gioco addio!
Invece chiamate tutte le creature
angeli e giusti
a riempire i cieli di canti...
***
Così, da tutta una vita:
solo silenzio.
E ancor di più
a cercare di immaginarlo
per dispormi
all'atteso incontro:
se appena mi accoglierà
con un sorriso
o mi stringerà forte al seno
quanto con il figlio dopo
la lunghissima assenza.
Invece nulla:
un nulla
che ti invanisce, fino
a renderti pura coscienza:
un punto
a pensare a lui.
Necessitata coscienza
di lui e di te:
tu e lui soli!
Lui
che sopravvive
al franare dei pensieri
e tu
naufrago nell'oceano.
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