| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 15:27 | |
21
[1] Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro.
[2] Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli
[3] e disse: "In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti.
[4] Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere".
[5] Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse:
[6] "Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta".
[7] Gli domandarono: "Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?".
[8] Rispose: "Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli.
[9] Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine".
[10] Poi disse loro: "Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno,
[11] e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo.
[12] Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.
[13] Questo vi darà occasione di render testimonianza.
[14] Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa;
[15] io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere.
[16] Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi;
[17] sarete odiati da tutti per causa del mio nome.
[18] Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
[19] Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
[20] Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina.
[21] Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città;
[22] saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.
[23] Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.
[24] Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
[25] Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,
[26] mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
[27] Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
[28] Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina".
[29] E disse loro una parabola: "Guardate il fico e tutte le piante;
[30] quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina.
[31] Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
[32] In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto.
[33] Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
[34] State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;
[35] come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
[36] Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".
[37] Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi.
[38] E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo.
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 15:28 | |
22
[1] Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua,
[2] e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo. [3] Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici.
[4] Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani.
[5] Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro.
[6] Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.
[7] Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua.
[8] Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: "Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare".
[9] Gli chiesero: "Dove vuoi che la prepariamo?".
[10] Ed egli rispose: "Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà
[11] e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
[12] Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate".
[13] Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
[14] Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui,
[15] e disse: "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione,
[16] poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio".
[17] E preso un calice, rese grazie e disse: "Prendetelo e distribuitelo tra voi,
[18] poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio".
[19] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me".
[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi".
[21] "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
[22] Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!".
[23] Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò.
[24] Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande.
[25] Egli disse: "I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori.
[26] Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve.
[27] Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
[28] Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove;
[29] e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me,
[30] perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.
[31] Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano;
[32] ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli".
[33] E Pietro gli disse: "Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte".
[34] Gli rispose: "Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi".
[35] Poi disse: "Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?". Risposero: "Nulla".
[36] Ed egli soggiunse: "Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.
[37] Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine".
[38] Ed essi dissero: "Signore, ecco qui due spade". Ma egli rispose "Basta!".
[39] Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
[40] Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in tentazione".
[41] Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava:
[42] "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà".
[43] Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
[44] In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
[45] Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
[46] E disse loro: "Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione".
[47] Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo.
[48] Gesù gli disse: "Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?".
[49] Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: "Signore, dobbiamo colpire con la spada?".
[50] E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro.
[51] Ma Gesù intervenne dicendo: "Lasciate, basta così!". E toccandogli l'orecchio, lo guarì.
[52] Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: "Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante?
[53] Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre".
[54] Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano.
[55] Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro.
[56] Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: "Anche questi era con lui".
[57] Ma egli negò dicendo: "Donna, non lo conosco!".
[58] Poco dopo un altro lo vide e disse: "Anche tu sei di loro!". Ma Pietro rispose: "No, non lo sono!".
[59] Passata circa un'ora, un altro insisteva: "In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo".
[60] Ma Pietro disse: "O uomo, non so quello che dici". E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.
[61] Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte".
[62] E, uscito, pianse amaramente.
[63] Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano,
[64] lo bendavano e gli dicevano: "Indovina: chi ti ha colpito?".
[65] E molti altri insulti dicevano contro di lui.
[66] Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero:
[67] "Se tu sei il Cristo, diccelo". Gesù rispose: "Anche se ve lo dico, non mi crederete;
[68] se vi interrogo, non mi risponderete.
[69] Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio".
[70] Allora tutti esclamarono: "Tu dunque sei il Figlio di Dio?". Ed egli disse loro: "Lo dite voi stessi: io lo sono".
[71] Risposero: "Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca".
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 15:29 | |
23
[1] Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato
[2] e cominciarono ad accusarlo: "Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re".
[3] Pilato lo interrogò: "Sei tu il re dei Giudei?". Ed egli rispose: "Tu lo dici".
[4] Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: "Non trovo nessuna colpa in quest'uomo".
[5] Ma essi insistevano: "Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui".
[6] Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo
[7] e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
[8] Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.
[9] Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.
[10] C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza.
[11] Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.
[12] In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.
[13] Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo,
[14] disse: "Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate;
[15] e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte.
[16] Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò".
[17] .
[18] Ma essi si misero a gridare tutti insieme: "A morte costui! Dacci libero Barabba!".
[19] Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.
[20] Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù.
[21] Ma essi urlavano: "Crocifiggilo, crocifiggilo!".
[22] Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò".
[23] Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.
[24] Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita.
[25] Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
[26] Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
[27] Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
[28] Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
[29] Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.
[30] Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!
[31] Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?".
[32] Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
[33] Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
[34] Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno". Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
[35] Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto".
[36] Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano:
[37] "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso".
[38] C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
[39] Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!".
[40] Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?
[41] Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male".
[42] E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno".
[43] Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso".
[44] Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
[45] Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
[46] Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò.
[47] Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: "Veramente quest'uomo era giusto".
[48] Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.
[49] Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.
[50] C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta.
[51] Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.
[52] Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
[53] Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.
[54] Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato.
[55] Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù,
[56] poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento. |
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 15:33 | |
24
[1] Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato.
[2] Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro;
[3] ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
[4] Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.
[5] Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
[6] Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea,
[7] dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno".
[8] Ed esse si ricordarono delle sue parole.
[9] E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
[10] Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.
[11] Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.
[12] Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l'accaduto.
[13] Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus,
[14] e conversavano di tutto quello che era accaduto.
[15] Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. [16] Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.
[17] Ed egli disse loro: "Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?". Si fermarono, col volto triste;
[18] uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: "Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?".
[19] Domandò: "Che cosa?". Gli risposero: "Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;
[20] come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.
[21] Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
[22] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro
[23] e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
[24] Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto".
[25] Ed egli disse loro: "Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!
[26] Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?".
[27] E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
[28] Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
[29] Ma essi insistettero: "Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino". Egli entrò per rimanere con loro.
[30] Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
[31] Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.
[32] Ed essi si dissero l'un l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?".
[33] E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,
[34] i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone".
[35] Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
[36] Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!".
[37] Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.
[38] Ma egli disse: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
[39] Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho".
[40] Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
[41] Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?".
[42] Gli offrirono una porzione di pesce arrostito;
[43] egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
[44] Poi disse: "Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi".
[45] Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse:
[46] "Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno
[47] e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
[48] Di questo voi siete testimoni.
[49] E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto".
[50] Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.
[51] Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
[52] Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia;
[53] e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
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