Il Papa ai giornalisti: mi chiamo Francesco perché vorrei una Chiesa povera e per i poveri

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lazzaro2004
00giovedì 28 marzo 2013 14:15
 15:18
 
 
 Papa Francesco ha appena concluso di leggere il testo del suo discorso, quando comincia a parlare a braccio.
I giornalisti presenti nell’Aula Nervi capiscono subito che stanno per assistere ad un evento nell’evento.
Il Santo Padre, infatti, rivela le ragioni della scelta del suo nome. Racconta che al Conclave sedeva vicino a lui
il cardinale Hummes che, una volta raggiunto il numero di voti necessari per essere eletto e dopo l’applauso
degli altri cardinali, si è accostato al nuovo Papa e gli ha sussurrato: “Non dimenticare i poveri”:

“'Non dimenticarti dei poveri!'. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. Poi, subito in relazione ai poveri
ho pensato a Francesco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scrutinio proseguiva, fino a tutti i voti.
E Francesco è l’uomo della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi. L’uomo della povertà,
l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il Creato, in questo momento in cui noi abbiamo con il Creato
una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà questo spirito di pace, l’uomo povero … Ah, come vorrei
una Chiesa povera e per i poveri!”.

“'Ma tu dovresti chiamarti Adriano, perché Adriano VI è stato il riformatore, bisogna riformare …'. E un altro mi ha detto: '
No, no: il tuo nome dovrebbe essere Clemente'. 'Ma perché?'. 'Clemente XV: così ti vendichi di Clemente XIV che ha soppresso
la Compagnia di Gesù!'. Sono battute … Vi voglio tanto bene, vi ringrazio per tutto quello che avete fatto.”

“Gli eventi ecclesiali non sono certamente più complicati di quelli politici o economici! Essi però hanno una caratteristica
di fondo particolare: rispondono a una logica che non è principalmente quella delle categorie, per così dire, mondane
e proprio per questo non è facile interpretarli e comunicarli ad un pubblico vasto e variegato”.

"Il Santo Popolo di Dio, che cammina verso l’incontro con Gesù Cristo. Soltanto ponendosi in questa prospettiva si può rendere
pienamente ragione di quanto la Chiesa Cattolica opera".

“Muchos de ustedes no pertenece…
Molti di voi non appartengono alla Chiesa cattolica, altri non sono credenti. Di cuore impartisco questa benedizione, nel silenzio,
a ciascuno di voi, rispettando la coscienza di ciascuno, ma sapendo che ciascuno di voi è figlio di Dio. Che Dio vi benedica”.

http://it.radiovaticana.va/news/2013/03/16/il_papa_ai_giornalisti:_mi_chiamo_francesco_perché_vorrei_una_chies/it1-673983
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