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"Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8,32) mese di febbraio 2014

Ultimo Aggiornamento: 28/02/2014 23:21
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22/02/2014 21:35

“Questo ci colpisce nei Vangeli: Gesù cammina molto, e istruisce i suoi lungo il cammino. Questo è importante. Gesù non è venuto ad insegnare una filosofia, un’ideologia… ma una 'via', una strada da percorrere con Lui, e la strada si impara facendola, camminando. Sì, cari Fratelli, questa è la nostra gioia: camminare con Gesù”.

http://it.radiovaticana.va/news/2014/02/22/il_papa_crea_19_nuovi_cardinali:_la_chiesa_ha_bisogno_del_vostro/it1-775602
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23/02/2014 15:42

"CERCASI SANTO IN PARIDISO E IN TERRA"
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23/02/2014 15:43

956 L'intercessione dei santi. « A causa infatti della loro più intima unione con Cristo, i beati rinsaldano tutta la Chiesa nella santità [...]. Non cessano di intercedere per noi presso il Padre, offrendo i meriti acquistati in terra mediante Gesù Cristo, unico mediatore tra Dio e gli uomini. [...] La nostra debolezza quindi è molto aiutata dalla loro fraterna sollecitudine »: 514

« Noi adoriamo Cristo quale Figlio di Dio, mentre ai martiri siamo giustamente devoti in quanto discepoli e imitatori del Signore e per la loro suprema fedeltà verso il loro Re e Maestro; e sia dato anche a noi di farci loro compagni e condiscepoli ». 518

http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p5_it.htm
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25/02/2014 22:10

ALBERTO MANZI storia di un maestro. “fa quel che può, quel che non può non fa”
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25/02/2014 22:20

Una storia speciale di un maestro speciale che ebbe anche i suoi problemi per le idee che sosteneva, come quelle sui voti. Che non metteva. Il maestro Manzi aveva un timbro: “fa quel che può, quel che non può non fa”.
Il maestro Manzi non si arrabbiava per i suggerimenti in classe, perché credeva che la classe, la squadra fosse il futuro, ed incoraggiava il senso critico di ciascuno, più che la competizione. “L’attenzione e la voglia di imparare di un bambino vanno conquistate, non imposte”.
Attenzione però a pensare ad una figura conciliante con gli studenti, il maestro aveva un forte senso del ruolo dell’insegnante, che doveva essere un educatore, e non concepire il proprio lavoro come una missione, ma come una professione intellettuale, da svolgere con metodo e passione.
“Spero che abbiate capito quel che ho cercato sempre di farvi comprendere. Non rinunciate mai ad essere voi stessi. Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomettere. E ricordatevi io rimango qui al solito posto. Ma se qualcuno vorrà distruggere la vostra libertà la vostra generosità,la vostra intelligenza, io sono qui, pronto a riprendere il cammino insieme. Perché voi siete parte di me, e io di voi”
(Alberto Manzi, lettera alla classe Quinta)

http://www.media.rai.it/articoli/non-%C3%A8-mai-troppo-tardi-la-rivoluzione-di-manzi-su-rai1/24083/default.aspx
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28/02/2014 23:19

Don Fabrizio De Michino ha vissuto le parole del Vangelo - Lo ricordano i famigliari e parrocchiani
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28/02/2014 23:21

A Sua Santità Papa Francesco
Santo Padre,
nelle mie quotidiane preghiere che rivolgo a Dio, non smetto di pregare per Lei e per il ministero che il Signore stesso Le ha affidato, affinchè possa darle sempre forza e gioia per continuare ad annunciare la bella notizia del Vangelo.
Mi chiamo Fabrizio De Michino e sono un giovane sacerdote della Diocesi di Napoli. Ho 31 anni e da cinque sacerdote. Svolgo il mio servizio sia presso il Seminario Arcivescovile di Napoli come educatore del gruppo dei diaconi, che in una parrocchia a Ponticelli, che si trova alla periferia est di Napoli. La Parrocchia, ricordando il miracolo avvenuto sul colle Esquilino, è intitolata alla Madonna della Neve e nel 2014 celebrerà il primo centenario dell’Incoronazione della statua lignea del 1500, molto cara a tutti gli abitanti.
Ponticelli è un quartiere degradato con molta criminalità e povertà, ma ogni giorno scopro davvero la bellezza di vedere quello che il Signore opera in queste persone che si fidano di Dio e della Madonna.
Anch’io da quando sono in questa parrocchia ho potuto ampliare sempre più il mio amore fiducioso verso la Madre Celeste, sperimentando anche nelle difficoltà la sua vicinanza e protezione. Purtroppo sono tre anni che mi trovo a lottare contro una malattia rara: un tumore proprio all’interno del cuore e da qualche mese anche nove metastasi al fegato e alla milza. In questi anni non facili, però, non ho mai perso la gioia di essere annunciatore del Vangelo. Anche nella stanchezza percepisco davvero questa forza che non viene da me ma da Dio che mi permette di svolgere con semplicità il mio ministero. C’è un versetto biblico che mi sta accompagnando e che mi infonde fiducia nella forza del Signore, ed è quello di Ezechiele: “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.” (Ez 36, 26)
In questo tempo molto vicina è la presenza del mio Vescovo, il Card. Crescenzio Sepe, che mi sostiene costantemente, anche se a volte mi dice di riposarmi un po’ per non affaticarmi troppo.
Ringraziando Dio anche i miei familiari e i miei amici sacerdoti mi aiutano e sostengono soprattutto quando faccio le varie terapie, condividendo con me i vari momenti d’inevitabile sofferenza. Anche i medici mi assistono tantissimo e fanno di tutto per trovare le giuste terapie da somministrarmi.
Santo Padre,
sarò stato un po’ lungo in questo mio scritto, ma volevo solamente dirLe che offro al Signore tutto questo per il bene della Chiesa e per Lei in modo particolare, perché il Signore La benedica sempre e La accompagni in questo ministero di servizio e amore.
Le chiedo, nelle Sue preghiere di aggiungere anche me: quello che chiedo ogni giorno al Signore è di fare la Sua volontà, sempre e comunque. Spesso, è vero, non chiedo a Dio la mia guarigione, ma chiedo la forza e la gioia di continuare ad essere vero testimone del suo amore e sacerdote secondo il suo cuore.
Certo delle Sue paterne preghiere, La saluto devotamente.
Don Fabrizio De Michino

http://blog.libero.it/chiesaincammino/12592886.html
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