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Scintille di storia
riaprono vie obliate
di spenti neuroni.

Nelle valli della memoria
s'accendon vie senza orizzonte
a rincorrer pensieri sepolti
dietro lapidaria ratio.

E ragione cementata da logica
innalza mausolei di ignoranza
mentre il futuro già colpisce
col piccone del presente.

Rivedo processioni di popoli
per terre desolate ed oasi
da predoni rincorsi.
Sole e Luna sempre s'inseguono
nell'alte sfere ov'oltre
guarda un Dio
l'ultime orme trascinate
da chi ancor contra
angeli e demoni
sopravvive

Son duci e condottieri
con seguiti di guerrieri
che marciano nell'alte storie,
ma è nel silenzio ignoto
che popoli raminghi
e genti stabili tra le terre
come pellegrini rincorron Dei
e all'esistenza dan vita.

Son scienziati e pensatori
a crear mondi di lor visioni
che credon veri
e reali vogliono far credere.
Ma il grano cresce solo
dal contadin che veglia
sullo scorrer del tempo
contra l'arrivo d'ingordi stormi.

Mille re e potenti son passati
ma su loro è sempre ripassato
l'errante gregge ed il suo pastore.