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Anam_cara

"Non desiderare la roba d'altri": Ezra Pound, Davide Rondoni, Sig.ra Serena Libertà, Rns canto

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    lazzaro2004
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    00 06/07/2013 23:26
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    00 06/07/2013 23:29
    Dai Canti Pisani

    Quello che veramente ami rimane,
    il resto è scorie
    Quello che veramente ami non ti sarà strappato
    Quello che veramente ami è la tua vera eredità
    Il mondo a chi appartiene, a me, a loro
    o a nessuno?
    Quello che veramente ami e' la tua vera eredita'
    Strappa da te la vanità, non fu l'uomo
    A creare il coraggio, o l'ordine, o la grazia,
    Strappa da te la vanità, ti dico strappala
    Strappa da te la vanità,
    "Dominati, e gli altri ti sopporteranno"
    Strappa da te la vanità
    Sei un cane bastonato sotto la grandine,
    Una gazza rigonfia in uno spasimo di sole,
    Metà nero metà bianco
    Né distingui un'ala da una coda
    Strappa da te la vanità
    Come son meschini i tuoi rancori
    Nutriti di falsità.
    Strappa da te la vanità,
    Avido di distruggere, avaro di carità,
    Strappa da te la vanità,
    Ti dico strappala.

    http://www.poesieracconti.it/poesie/a/ezra-pound/canti-pisani

    Possiamo soltanto amare
    il resto non conta, non
    funziona, al mattino appaiono
    la tazza, il vecchio pino, le zolle umide, il fumo
    dell’alito mentre apri l’auto
    nel gelo. Potevano non apparire, non arrivare
    più qui alla riva degli occhi. E l’estate
    c’era, c’è nella calda bruna memoria
    dei rami tagliati,
    i visi diventano ricordi
    le voci gridate stracci silenziosii
    denti conoscono il sapore
    del niente, e l’oblio che ha portici
    e portici infiniti.

    Possiamo soltanto amare
    strappandoci felicemente figli dalla carne
    parlando d’amore continuamente
    ubriachi, feriti, vili
    ma con gli occhi lucenti
    come laser di fiori splendidi
    e il canarino nel palmo della mano.

    Mormorare come dare baci nell’aria.
    Il rametto profumato non si raddrizza
    con i colpi della nostra ira, lo sguardo
    di tuo figlio non perde il velo di tristezza
    se glielo togli mille volte
    dal viso...

    Possiamo soltanto amare
    fino all’ultimo nascosto spasmo
    che nessuno vede
    e diviene quella specie di sorriso
    che si ha nell’abbraccio finalmente
    di morire come scendendo nell’acqua.

    Le stelle a miriadi saranno testimoni, e i venti
    passati una volta accanto
    sulla gioia profonda delle ossa,
    diranno:era fatto di allegria, amava,
    oppure diranno niente e poi niente
    per sempre.

    Possiamo soltanto amare
    il resto è il teatro amaro
    dell’impotenza sotto il sole giaguaro.

    (Davide Rondoni poeta)