00 22/02/2015 14:30



 

Prigioniero in Pakistan - da tre anni il siciliano Giovanni Lo Porto, cooperante umanitario, rapito nella regione del Punjab dove dirigeva un progetto di aiuti alimentari e ricostruzione di alloggi.

Nella lettera aperta inviata dal portavoce del Forum del Terzo Settore, Pietro Barbieri, si chiede al neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di «rinnovare la richiesta di operare efficacemente per una soluzione positiva della vicenda di Giovanni Lo Porto».
Nella missiva si legge: «Come molti italiani, abbiamo ascoltato il Suo discorso di insediamento. Nell’attesa del discorso, non le nascondiamo di aver sperato di sentir citare - tra i temi che in questo momento meritano particolare attenzione da parte della più alta carica dello Stato e delle Istituzioni - la libertà di quelle persone che, per mestiere, portano aiuto a popolazioni in difficoltà, come faceva fino a quando è stato rapito in Pakistan, ormai più di tre anni fa, il nostro amico e collega Giovanni Lo Porto.
Speravamo di sentire il nome di Giovanni nel suo discorso perché abbiamo voluto intuire nei suoi modi e nella Sua storia, la sensibilità necessaria a comprendere il dramma di una famiglia e dei tanti amici e colleghi che, da troppo tempo, aspettano la liberazione del proprio caro; persone che si sono totalmente affidate, in questo, allo Stato italiano».

www.vita.it/.../129555