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Questo non è «tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale». È un’epoca «per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre». Papa Francesco ha spiegato tutto, ha risposto a tutti i possibili quesiti sull’Anno santo straordinario che ha indetto: «Una domanda è presente nel cuore di tanti: perché oggi un Giubileo della Misericordia? Semplicemente perché la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti epocali, è chiamata a offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio». Lo ha affermato nell’omelia durante la recita dei Primi Vespri della domenica della Divina Misericordia presieduti - nella basilica di San Pietro - in occasione della consegna e della lettura della bolla d’indizione «Misericordiae vultus».

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