00 16/06/2015 21:40



 

dall’inviata Sir a Tunisi) - “Ciò a cui stiamo assistendo è l’immagine del fallimento di una Europa che non riesce a trovare un approccio comune ad un fenomeno migratorio che ha le stesse dinamiche dell’emergenza Nord Africa nel 2011, perciò non è un fatto straordinario”: lo dice da Tunisi Oliviero Forti, responsabile dell’area immigrazione di Caritas italiana, a proposito dello sgombero di una cinquantina di migranti a Ventimiglia, a Ponte San Ludovico. Si tratta principalmente di eritrei, etiopi, somali, sudanesi, maliani. È un grido di denuncia che si alza forte da tutte le Caritas diocesane e da 16 Caritas europee e della sponda Sud del Mediterraneo riunite in questi giorni in Tunisia proprio per fare il punto sulla situazione dei migranti. “Non si capisce perché si stia creando un caso europeo su poche centinaia di migranti che altrove non troverebbero spazio nemmeno tra le cronache di un giornale locale, osserva, parlando ai giornalisti a margine del convegno: “Invece stanno catalizzando l’attenzione di una Europa ripiegata su se stessa, che cerca di difendere strenuamente dei confini che pensavamo di aver superato con Schengen”.

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