00 01/11/2015 11:38



 





Il brano evangelico è quello delle Beatitudini. Una beatitudine in particolare
ha ispirato la scelta del brano: "Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia
perché saranno saziati". I santi sono coloro che hanno avuto fame e sete di giustizia,
cioè, nel linguaggio biblico, di santità. Non si sono rassegnati alla mediocrità,
non si sono accontentati delle mezze misure.

Ci aiuta a capire chi sono i santi la prima lettura della festa. Essi sono
"coloro che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell'Agnello".
La santità si riceve da Cristo; non è di produzione propria. Nell'Antico
Testamento essere santi voleva dire "essere separati" da tutto ciò che è impuro;
nell'accezione cristiana vuol dire piuttosto il contrario e cioè "essere uniti",
s'intende a Cristo.

I santi, cioè i salvati, non sono soltanto quelli elencati nel calendario o nell'albo dei santi.
Vi sono anche i "santi ignoti": quelli che hanno rischiato la vita per i fratelli, i martiri
della giustizia e della libertà, o del dovere; i "santi laici", come li ha chiamati qualcuno.
Senza saperlo anche le loro vesti sono state lavate nel sangue dell'Agnello, se hanno
hanno vissuto secondo coscienza e hanno avuto a cuore il bene dei fratelli.

Un giorno un santo, S. Simeone il Nuovo Teologo, ebbe una esperienza mistica di Dio
così forte che esclamò tra sé: "Se il paradiso non è che questo, mi basta!".
Ma la voce di Cristo gli disse: "Sei ben meschino se ti accontenti di questo.
La gioia che hai provato in confronto a quella del paradiso è come un cielo dipinto
sulla carta rispetto al cielo vero"

liturgiadomenicale.blogspot.it/.../chi-sono-i-santi-raniero-cantalamessa.html