Non confidare in "santa tangente" ma nella parola di Gesù
Scribi e sacerdoti si arrabbiano contro Gesù:
“Gesù caccia via dal Tempio non i sacerdoti, gli scribi; caccia via questi che facevano affari, gli affaristi del Tempio. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi erano collegati con loro: c’era la ‘santa tangente’ lì! Ricevevano da questi, erano attaccati ai soldi e veneravano questa santa. Il Vangelo è molto forte. Dice: ‘I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire a Gesù e così anche i capi del popolo’. Lo stesso che era accaduto al tempo di Giuda Maccabeo. E perché? Per questo motivo: ‘Ma non sapevano che cosa fare perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo’. La forza di Gesù era la sua parola, la sua testimonianza, il suo amore. E dove c’è Gesù, non c’è posto per la mondanità, non c’è posto per la corruzione! E questa è la lotta di ognuno di noi, questa è la lotta quotidiana della Chiesa: sempre Gesù, sempre con Gesù, sempre pendenti dalle sue labbra, per sentire la sua parola; e mai cercare sicurezze dove ci sono cose di un altro padrone. Gesù ci aveva detto che non si può servire due padroni: o Dio o le ricchezze; o Dio o il potere”.
“Ci farà bene – conclude il Papa - pregare per la Chiesa. Pensare ai tanti martiri di oggi che, per non entrare in questo spirito di mondanità, di pensiero unico, di apostasia, soffrono e muoiono. Oggi! Oggi ci sono più martiri nella Chiesa che nei primi tempi. Pensiamo. Ci farà bene pensare a loro. E anche chiedere la grazia mai, mai di entrare in questo processo di degrado verso la mondanità che ci porta all’attaccamento ai soldi e al potere”.
it.radiovaticana.va/…/1188180Papa Francesco ha ricevuto il presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko. Nel cordiale colloquio, informa una nota della Sala Stampa vaticana, sono stati riaffermati i “buoni rapporti fra la Santa Sede e l’Ucraina” e ci si è dedicati “principalmente alle questioni connesse con la situazione di conflitto nel Paese”. Al riguardo, “si è condiviso l’auspicio che, con l’impegno di tutte le Parti interessate, siano privilegiate soluzioni politiche, a cominciare dalla piena realizzazione degli Accordi di Minsk”.
Al contempo, “si è espressa preoccupazione per le difficoltà nell’affrontare l’emergenza umanitaria, con particolare riferimento all’accesso delle organizzazioni specializzate all’area toccata dalle ostilità, all’assistenza sanitaria, allo scambio di prigionieri, nonché le ripercussioni economiche e sociali del conflitto su tutto il territorio”.
L’incontro, conclude la Sala Stampa, “è stato occasione per rilevare l’importante ruolo delle Chiese nella società, nonché il contributo delle comunità greco-cattoliche e di rito latino alla vita del Paese”.
it.radiovaticana.va/…/1188262Chiesa diventi più missionaria, contrastare la mondanità
“L’imperativo attuale – esorta Francesco – è la conversione pastorale, cioè fare in modo che le strutture della Chiesa diventino tutte più missionarie” e ancora una volta chiede che gli “agenti pastorali” vivano un “costante atteggiamento di uscita”. Il Papa ribadisce così la denuncia della mondanità che, dice, “deforma le anime, soffoca la coscienza della realtà”. Una persona mondana, ammonisce, “vive in un mondo artificiale che lei stessa si costruisce. Si circonda come di vetri oscurati per non vedere fuori. E’ difficile raggiungerla”. Per vincere questo rischio, il Papa chiede ai pastori di “stare tra la gente con l’ardore di quelli che hanno accolto il Vangelo per primi”. In questo modo, soggiunge, “si possono aprire nuove vie e forme di catechesi per aiutare i giovani e le famiglie ad una riscoperta autentica”.
it.radiovaticana.va/…/1188210“Ci sono vescovi che sembrano allontanarsi dai preti (...) E questo è amore di padre, fratellanza (…) “No, ho una conferenza in tale città e poi devo fare un viaggio in America e poi…”. Ma, senti, il decreto di residenza di Trento ancora è vigente! E se tu non te la senti di rimanere in diocesi, dimettiti, e gira il mondo facendo un altro apostolato molto buono. Ma se tu sei vescovo di quella diocesi, residenza. Queste due cose, vicinanza residenza”.
Occhio ai seminari
Quindi, Francesco invita ad avere un atteggiamento di grande misericordia durante le confessioni – impartendo comunque almeno una benedizione quando proprio l’assoluzione è impossibile – per poi spostare l’attenzione ai futuri sacerdoti. “Occhi aperti nella formazione dei seminari”, dice, ricordando un episodio del ’72, quando, nei panni di maestro dei novizi, portò a esaminare da una psichiatra i test di valutazione della personalità di alcuni ragazzi. E – riferisce il Papa – la dottoressa fu schietta nell’indicare chi, a suo giudizio, non possedeva le doti per essere un buon sacerdote. Gente psichicamente fragile – disse il medico – che inconsciamente è alla ricerca di sicurezza nelle “istituzioni forti”, come possono essere oltre al clero anche la polizia o l’esercito.
it.radiovaticana.va/…/1188304