00 25/01/2016 22:09


Interpellati da migranti e perseguitati
Nel 2015 sono continuati gli arrivi di migranti che – in fuga da guerre, disastri ambientali, miseria e persecuzioni politiche e religiose – si sono riversati specialmente sulle coste della Grecia e dell’Italia. La persistenza dei viaggi della disperazione e delle atrocità che si continuano a perpetrare contro i cristiani e le altre minoranze religiose ed etniche, non deve provocare l’assuefazione nell’opinione pubblica mondiale. Davanti alle tragedie umane, che si consumano quotidianamente nella vita di questi fratelli, nessuno può rassegnarsi a una cultura dell’indifferenza. Sembra anche che vi sia una singolare differenza di reazione emotiva e politica rispetto a morti e vittime, quasi che la loro dignità dipendesse da classi o caste diverse a seconda dei Paesi di provenienza!
L’Europa e l’Onu devono farsi carico della responsabilità di individuare e consolidare soluzioni che vadano alla radice di situazioni, che gettano un’ombra pesante sulla stessa civiltà. È necessario altresì sollecitare una nuova politica migratoria in Europa, affinché i Paesi dell’Unione non si chiudano, limitando la libera circolazione e riducendo l’impegno condiviso dell’accoglienza.
È un pericolo da scongiurare anche attraverso una politica delle migrazioni, che non si limiti a segnalare problemi e pericoli, ma li rilegga alla luce della situazione demografica, economica, culturale e sociale dell’Europa.
Invitiamo le comunità ecclesiali, il mondo dell’associazionismo e della cooperazione, a fare in modo che i molteplici segni di accoglienza in atto sollecitino la politica locale e nazionale. Ad oggi sono oltre 27mila coloro che sono ospitati nelle nostre strutture, anche in risposta all’appello del Santo Padre dello scorso 6 settembre. È comunque necessario superare soluzioni affidate solo alla generosità di singoli e di organismi, favorendo un’accoglienza diffusa, che sappia accompagnare e valorizzare la presenza di tanti fratelli e sorelle nei quali si riflette – come in ogni bisognoso – il volto stesso del Signore.

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