ARTE IMMORTALE : Giovanni Gerolamo Savoldo: Tobiolo e l'angelo
| | Giovanni Gerolamo Savoldo
Tobiolo e l'Angelo (1542) olio su tela cm. 96x126 |
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Nel Tobiolo e l'Angelo il pittore bresciano Giovanni Gerolamo Savoldo racconta l'evento biblico, quando un celeste compagno di viaggio indica al giovane Tobia di catturare il pesce, per guarire con il fiele la cecità del padre. Savoldo ha dato una sintesi della sua concreta ricerca degli effetti della natura nella figura umana, nel panneggio, ma anche nelle fronde "traforate" dall'aria, e nei fenomeni dei colori versola lontananza, seguendo i metodi insegnati da Leonardo. la luce argentea lo distingue dalle assonanze alla pittura veneziana, in particolare da Tiziano che orientò tuttavia le sue scelte, come anche Lorenzo Lotto. Con simili presupposti il Savoldo diventò punto di riferimento per il Caravaggio giovane, in particolare nei ritratti di giovani a mezzo busto dipinti con raffinate cromie e immersi in un chiaroscuro attivo. |