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Anam_cara

ARTE IMMORTALE

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    Anam_cara
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    Sesso: Femminile
    00 06/02/2009 03:04
    ARTE IMMORTALE - GALLERIA BARBERINI: Il Bronzino- Ritratto di Stefano IV Colonna

     Angelo di Cosimo Tori detto il Bronzino

    Ritratto di Stefano IV Colonna (1546)
    olio su tavola
    cm. 125x95
    Il dipinto è firmato e datato sulla base della colonna: "STE.COUMNA II.IL BRO(N)ZI(NO) FLO.FAC.MDXLVI". La data 1546 aveva indotto a collocare l'opera nel soggiorno romano del Bronzino, anche per gli influssi di Sebstiano del Piombo e di Michelangelo che si riscontrano nel ritratto.
            Peraltro il prototipo del ritratto del condottiero è da vedere nel
    Guidobaldo della Rovere della Galleria Palatina di Firenze, dipinto nel 1530, con la medesima posa. Smith (1977) per primo sostenne che l'esecuzione del dipinto era avvenuta a Firenze, ipotesi ribadita precisamente da Cecchi (1981).
             Il Colonna era infatti al servizio del duca Cosimo de Medici come luogotenente generale e fece parte con il Bronzino stesso, dell'Accademia Fiorentina. Morì a Pisa nel marzo del 1548 e il 20 marzo gli furono tributate onoranze funebri nella chiesa di San Lorenzo a Firenze in presenza del suo ritratto, che doveva appunto essere quello eseguito dal Bronzino. La bellissima cornice riporta intagliati simboli guerreschi che alludono alle qualità di condottiero del ritrattato.
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    Anam_cara
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    00 06/02/2009 03:06
    ARTE IMMORTALE - GALLERIA BARBERINI: Beccafumi- Madonna col Bambino e San Giovannino

    Domenico Beccafumi

    Madonna col Bambino e San Giovannino (1538-40)
    olio su tavola
    cm. 90x65
    L'opera, non finita, è stata datata dalla critica tra la fine del III e l'inizio del IV decennio del secolo XVI, in concomitanza con la Discesa di Cristo al Limbo e in stretto rapporto stilistico con uno dei più famosi dipinti del Beccafumi, la Natività della Vergine della Pinacoteca di Siena. Il rapporto del dipinto col Leonardo è sottolineato dalla Lavin (1975) che lo identifica, negl inventari settecenteschi dei Barberini, con la Madonna Lactans già attribuita a Leonardo o ad un suo seguace.
             La giusta attribuzione compare invece negli inventari settecenteschi (1817) del Camuccini. Straordinaria luminosità dei contrasti, "in una continua vibrazione di luce e di ombra", come si esprime il Sanminatelli (1967), che vede nell'opera "la più inquieta interpretazione data dell'ermetismo espressivo leonardesco".
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