BRINDISI DI CAPODANNO
E’ mezzanotte, un'altro Capodanno
sotto il tendone terso di un bel cielo.
A farmi compagnia solo la notte
che con la sigaretta, avido aspiro.
Giunge ovattato l’eco dell’orchestra
di un mondo che festeggia le illusioni.
Un dolce-amaro, sale come un onda
e gonfia il cuore di malinconia.
Elevo allora il calice nel vuoto:
brindo alla vita che mi scorre addosso;
a un anno di emozioni già archiviate
e a quelle ignote che mi investiranno.
E infine brindo a Te, Amico Immenso
che silenzioso e dolce, tra le stelle,
senza curarti dei miei voltafaccia,
col vento asciughi il pianto dal mio viso.
Vagabondo