00 17/12/2008 00:43

Sera ad Aosta


La caligine scende della sera

dai cupi monti alla città deserta
 
e il cielo appar come una tomba aperta

nel confuso orizzonte che s'annera .


Io giaccio preda di una pace incerta ,

pellegrino del dì che sempre spera

altro il suo stato da quel che già era .

E ancor la piaga del mio cuore è aperta .


Di giovinezza torna il sogno antico

e il rimpianto del tempo invan passato ;

e , ai dì futuri ripensando , dico :


quando nel nulla tu sarai tornato ,

ch'è dei tuoi giorni il sol fedele amico ,

alfin conoscerai perchè sei nato ?
                        

Iashper '72