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Insoliti avvistamenti (miracoli degni di S. Gennaro)

Morbidissimi involti di vapori spumanti
albumi di latteo turgore che a strati
in moto veloce eravate i bersagli
di ormai remoti ma ancora intenti sguardi...
Vi fermavate sopra le amate cime montane
con fragile grazia, teneri e ignari
dell'imminente abbattimento; ed era
l'appostamento, la mira - la mia
vittima alla destra del castagno
la tua più alta sulla vetta - partiva
la raffica degli sguardi proiettili
in nuvolosa dissolvenza, tiratori noi
seduti con gli occhi all'insù
fra i sassi d'un greto oppure al tavolo
di un bar - per te il caffè corretto
a me il tuo cioccolatino - a ripetere
il miracolo dello scioglimento.

Avrei potuto giocare per ore
a mirare le nuvole con te. Ora
è un correre sfinito di violetti
vapori tra lenti intercambiabili,
un socchiuso trascorrere
come da una trappola iperbarica
per scendere senza riserva
sotto coperta.

Era uno dei nostri giochi preferiti, nessuno conosceva il segreto per sciogliere con gli occhi le nuvole e tutti allibivano di fronte alla nostra abilità: mio padre ancora più concentrato di me prendeva di mira certe paffute biancorosate gonfie e riccioline che disintegrava in un baleno mentre io mi dedicavo a imponenti ghirigori barbuti e solenni, ed avevo molto più filo da torcere...


Inviato: 19/09/2005