00 04/01/2009 20:30

Transito

Se sgomenta un accendersi di aceri
appena ingialliti, e già li cerchi
ad ogni transito
ad ogni cardine cancello casa d'angolo
nell'arco di un arancio che si sfrangia -
questa fluida curva vibratile di aceri
ha ciò che d'acero non è ma acerbamente
vibrazione violetta, sfarfallio
dai risvolti improvvisi, di sguardi
amari di memoria (ci manchi…)
Transito che riappare
nel riconoscersi aurora
morente in altri soli, altro rivela
in questa schiera d'aceri
appena tremanti di sconcerto - grido inerme,
nota stremata che sfinisce
la sua canzone - ne vive
l'aria tra i corimbi tutt'intorno,
irreplicato divenire che
si sente addosso come un’acqua
distante oltre ogni limite
quasi rigoglio diafano
latitante in un sole
interno, di sfuggita...

Inviato: 28/11/2006