00 09/01/2009 03:58
Risveglio in solitudine

In misurata solitudine io penso di te,
in un a oscurità colma del suono delle onde,
vorrei lasciarmi cullare e addormentarmi così,
per puro sfinimento.
Dormire,dormire per paura della veglia,
ove realtà m’assalga.
Ed allora… m’addormento.
Poi, quale impulso irrefrenabile,
un senso di potenza m’inebria.
Ogni senso si altera, si amplifica e
mi rende a se schiavo.
Più non dormo, ora veglio!
Ma se veglio… allor dormo!?
No! non dormo.
No! non veglio.
E’ la traccia originaria d’un risveglio,
per un nuovo, dolce e fresco desiderio.
Sei tu ! Il sublimare di sensuali nuove energie.
Il pensiero di te, si amplifica in me.
Come le punte di tessuto di ruvida trama,
mi pungi nella pelle ,ma ancor più,
tu graffi , dolcemente,la mia mente e
t’impossessi di ogni mio pensiero.
Ora è già mio, il tuo possedermi.
Ti sento, vorrei penetrarti con violenza,
di una violenza dolce e delicata,
flebile suono d’armonie sessuali,
dolce magnificarsi di un unico sentire.
Un sentire d’Amore cerebrale che,
nel piacere del sesso si completa.
Vorrei sentire che tu, mi hai fatto tuo.

Ora però sono sveglio.

Ogni sogno ahimè se n’è svanito,
corroso dal mondo del reale.
Io soffro! Dolce amore.
Io sto morendo,di questo nuovo male.



Un saluto da Patriarca