Le Poesie di Surest_Ginger

ANGELI IN FUGA


ANGELI VAGABONDI,
ANGELI DIMENTICATI,
DORMIENTI RISVEGLIATI
NEL CANTO MUTO DELL'INFERNO
VAGANO.ALI NELLE TENEBRE
SOLLEVANO VAPORI DI PORPORA,
FILE SCINTILLANTI DI BAGLIORI FATUI
VOLTEGGIANO RAPIDE
AL SERVIZIO DI CREATURE SENZA NOME,
SERVITORI DEL TEMPO.

UN RITO INSONDABILE,
PROFONDO E SCONOSCIUTO
EMERGE DAL CREPUSCOLO E,
CON LA FORZA DI UN POTERE SEDUCENTE,
IN UN FIUME DI LUSSURIA
CHE ALITA PASSIONE,
SI DISPERDE.E NEL NUOVO MONDO
CHE VIBRA SPERANZE DI ETERNITA',
NASCOSTI NELL'OMBRA DI SE STESSI
CHE SOSPIRA UN FREMITO CRUDELE ,
SI IMMERGONO.

anime


vorrei perdermi

ma solo per essere salvata.

Vorrei ardere

ma solo per bruciare nel desiderio.

mescolarmi al tuo odore

per diventare profumo.

e..respirando il tuo respiro

accoglierti dentro di me

gonfio di desiderio

in un piacere infinito.

E,mentre la pelle sussulta e spasima

in un'estasi continua,

cado nell'abisso abbracciando l'anima.

                                          GINGER     

il crepaccio


una lama impietosa

ha strappato un gemito alla terra.

Dall'abisso esala la morte dell'anima

e si scioglie in un pianto straziante

che dilania la carne

come una preda fra gli artigli

di una belva affamata.

Socchiudo gli occhi

guardo il cielo.

Le nuvole mutano forma

e sembrano ali di avvoltoi

mosse da un vento freddo che gela la carne

come una crosta di ghiaccio

Il tuo sguardo e' come una lancia appuntita

piantata nel mio cuore.

Mi sento un brandello di carne

abbandonata in una fiera.

cosa mi rimane se non l'ultimo sguardo

di uno spazzino assonnato?

                                         GINGER

io voglio!



voglio l'odore di un corpo

la pelle che cerca la pelle

Voglio che il desiderio mi penetri nelle vene

e si insinui nel mio cuore.

Voglio la carezza di una mano che sfiori il mio seno.

Voglio una bocca che cerchi il sentiero.

Voglio te,che scivoli in una campagna umida di bosco.

Voglio sentire vibrare il tuo corpo,

il tuo gemito all'ultimo palpito.

Fuggo dal nulla di un abisso profondo

una luce accecante dissolve il tramonto.

Tu sei con me ,e nuova risplendo.

                                        GINGER

amico mio


Un foglio bianco mi chiama.

Cosa devo scrivere?

Di quale felicita'?

Di quale dolore?

Di quale rabbia?

Di quali dolcezze?

Di quale amore vuoi che ti racconti che gia' non sai?

Quali segreti vuoi ancora carpirmi?

Di quale foglio strappato,di quali lacrime versate,

di quale amore segretamente desiderato,

di quale speranza che tocca il cuore ti devo ancora dire?

Di cosa mi rimproveri con il tuo bianco sorriso,

che sfuma come un'ombra in una notte di luna?

Povero amico mio!

Come vorrei che questa mano si lasciasse andare
alla mia verita' trattenuta.

Sarebbe facile fingere con te

che hai amato con me

odiato con me

gioito con me.

Quante volte ti sei sentito appagato?

Quante volte le mie lacrime ti hanno segnato?

Lascia che la mia mano ora riposi,

e che tutto cio' sbiadisca nel tempo

ma, lascia nel mio cuore il segreto di un amore
che un domani tu saprai,
e che forse nessuno leggera' mai.

onde di fuoco


perche' tu mi ami

verro' da te come una piccola vela bianca

per affondare fra le tue braccia

se le tue braccia fossero mare.

Perche' tu mi ami,come un gabbiano

sperduto nel volo cieco di una tempesta

mi lascerei schiantare contro la roccia,

se il tuo corpo fosse roccia.

E,con lo struggente coraggio di un naufrago

nell'assurdo silenzio del desiderio

con l'impeto di un'onda frangerei il tuo cuore,

e nell'abbandono di un amplesso

null'altro che il mio amore.

gocce



ascolto l'eco triste di un'illusione

e' solo il vento che scherza fra i miei capelli

con mani dolci e sconvolge i sensi.

Cerco nei tuoi occhi il riflesso di un sogno.

E' solo un pallido raggio di luna

che gioca con l'onda e bagna il viso.

Fra le mie braccia solo la realta' di un corpo

per un'attimo d'amore,

per non morire.

Attorno a me il silenzio

per illudermi e sognare.

Gocce d'acqua sul mio volto...

non e' la pioggia.

dimmi!



Un grido nella notte,

i ricordi si trasformano.

L'oceano frantuma le rocce

e spaventa le nuvole.

L'acqua trasporta intrecci di spine

il vento scatena la danza delle onde

come una fredda tempesta in una gelida brughiera.

Mi sento in collera!

Dov'e' il mio mondo?

A chi apparengo?

Esisto nell'immensita' di un momento.

Perche' questo grido mi lacera la mente?

Perche' questo grido mi lacera il cuore,

e a te non lacera niente?

Dimmi perche'l'artiglio dell'amore

non si conficca nel tuo cuore?

Dimmi come ferirti

Dimmi come salvarmi.

Urla il tuo silenzio dentro di me!

Dimmi!

Una favola...?


In una notte piena di stelle,

ai confini del mondo e,

alle soglie dell'universo,

uno scorpioncino passeggiava con fare indolente.

All'improvviso,alta nel cielo si levo' la luna,

bella e lucente nel suo splendore.

Hola come estas my scorpioncino?

Passeggio!le rispose.

Ma nessuno,ahime', mi si avvicina ,
temono il mio pungiglione.

No tengo problema!rispose la luna.

Non puoi pungere me.

Non potrei mai farlo,amo troppo il tuo chiarore,
la tua luce,le tue ombre.disse lo scorpioncino.
Come vorrei stare con te.
Come potro' mai raggiungerti?

Cosi'iniziarono a discutere su come trovarsi
e costruire un'amicizia.

IL vento li udi',si avvicino'a loro e disse...

Non ho mai visto dei personaggi cosi' strani
disponibili a portare l'amicizia oltre ai limiti
considerati ragionevoli.

Certo! rispose lo scorpioncino.

E' un viaggio misterioso,
una sfida alla paura,nell'eternita'del tempo,
inquietante ed estenuante,
una storia(forse)senza fine.

Il vento si commosse alle loro parole e,dolcemente

raccolse tra le sue morbide mani
il piccolo indolente scorpioncino
 e lo scaglio' nell'universo.

Ed e'cosi'che da quell'istante,
Tu,puoi vedere nelle notti stellate,
la costellazione dello scorpione accanto alla ''sua''luna,
e forse puoi anche udire l'eco

di un antico sussurro che dice.....

"Hola,como estas?"

PS.


Non scrivero' piu'

parlero' solo per te

se sentirai come me

se soffrirai come me

se amerai come me

se darai vita ad una nuova vita

se darai vita ad un nuovo amore.

La,dove lo sguardo di un'anima errante

rincorre la gioia e il dolore

di un amore perduto o trovato

La,dove il tutto e' ovunque

dove il tutto si perde nel tempo

dove il tutto e' infinito

dove l'infinito siamo noi.

Nostalgie



Odoro la fragranza dell'amore

mischiata agli odori del prato.

Sfioro l'acqua del mare

con i suoi colori.

Assaporo aromi di alghe

che richiamano antiche nostalgie

di tempi remoti.

Guardo una nuvola

rincorsa dal vento

che si dissolve nel sole.

Ascolto il silenzio assoluto

delle ultime nevi dell'inverno

sui picchi bianchi.

E,come una piuma

scivolo nella nostalgia

di attimi trascorsi in un momento qualunque.

chi



triste come un fiore che viene gettato sopra una tomba.

triste questo cuore avido d'amore.

tristi queste lacrime versate nel nulla e per nessuno.

triste questa rabbia che impallidisce l'aurora.

triste questo cuore azzannato da un lupo,

in una gelida tempesta di neve.

quale animale affamato ha fatto di me un pasto crudo?

ai miei piedi un pozzo dove nessun rumore fa ritorno.

in quale grotta senza luce ti nascondi?

in quale angolo sconosciuto si cela il tuo giaciglio?

chi scaldera' il vuoto che ha fatto a pezzi la mia vita?

chi plachera' questa sete d'amore?

chi fara' di me un sentiero senza ritorno?

chi?

Tracce



E fuggo come un leopardo impazzito

lontano dall'incanto dei tuoi inganni.

Lo sguardo scintillante di furore,

 morde ricordi che trattengono lacrime.

Brividi di morte accrescono il dolore

e squarciano il petto.

Un grido riempie la foresta

spaventando gli uccelli.

Le foglie tremano

e schiariscono le ombre.

Tu hai avvelenato la mia aria!

Tu hai ucciso la mia gioia!

Tu hai riempito la mia solitudine col niente!

Non so dove vado

Non so dove finisco

Non so dove mi inabisso

Ma tu, cacciatore ferito

col volto per terra

fiutando il fango

seguirai le mie tracce.

E mentre la pioggia cade,

e risuona come la melodia bizzarra di un flauto

mescolando la polvere,

le tracce di un amore

gettato nella melma di un pantano

soffocato dalla nebbia,

scompaiono.

 L'assoluto



In un pomeriggio assolato

che si avvia al tramonto

e attende la notte

dove l'anima esce dal suo isolamento

e cerca il senso della vita,

diventiamo ombre che nessuno vede.

Rumore di lampi



Come una pioggia straziante

che cade con forza

ritmando parole dette

in un vuoto che si allontana,

il silenzio e' caduto fra di noi.

E con lui cado

nel ritmo di una danza inquieta

che mi avvolge

in un sinuoso abbraccio tremante.

Il mio sguardo

sfiora la terra sporca e bagnata

mentre l'amarezza piu'nera

mi divora l'anima.

Non riesco piu' a muovermi.

Non riesco piu' a vivere.

Chi mi togliera'i vestiti inzuppati?

Chi mi strappera' dal cuore

la nostalgia che mi avvelena?

Un desiderio si accende

e si consuma in un fremito di morte.

Tu non ci sei.

Nel mio dolore piango,

ma nel silenzio i lampi si allontanano

Tracce (2)



Ombre assopite

dormono il freddo sonno dell'attesa

e come fiori senza profumo

trattengono il brivido dell'anima.

Frammenti di sensazioni

si perdono nel delirio della notte

e come nubi tinte di fuoco

vomitano furie di venti

su spiagge desolate.

E nel giardino della solitudine

diventano giorno

diventano notte

diventano tracce.

 Passi



Ricordi carichi di mistero

camminano nel mio tempo di oggi.

I passi trascinano

sensazioni forti

dolcezze improvvise

stupori

dolci affanni

stupendi dolori

deliziose angosce

caldi malumori

struggenti pene

briciole di gioia

attimi di felicita'

brividi

turbamenti

debolezze

fragilita'

tenerezze.

I passi si allontanano,

sfiorando l'anima.

Ed io

in un silenzioso momento attenuato

scivolo nell'abbraccio del tempo di adesso.