00 11/01/2009 03:46

6. Massoneria-protestantesimo: un binomio non occasionale



La Chiesa cattolica viene spesso rimproverata di essersi posta, a differenza del mondo protestante, lungo la strada del dissidio con la massoneria, e questo fatto viene imputato più alla condanna della massoneria da parte della Chiesa che non alla tollerante massoneria. Questo tema enorme non può essere esaurientemente trattato in questa sede. Ma faremo almeno alcune brevi considerazioni.

Sebbene si sappia che anche da parte della cristianità protestante ci sono state, e ci sono, condanne, è del tutto certo che spesso non v'è tensione alcuna. Per certi versi è ancora valido ciò che in relazione all'Inghilterra scriveva E. Lennhoff nel 1929: "Anche fra gli ecclesiastici che lavorano come funzionari nella Grande Loggia britannica non manca alcuna graduazione confessionale, fatta eccezione per quella cattolica. Un arcivescovo è Gran maestro, 14 vescovi e 24 altri dignitari della Chiesa d'Inghilterra fanno parte del Consiglio dei funzionari della Grande Loggia Unita. All'ombra dell'Abbazia di Westminster lavora una loggia costituita quasi soltanto dal clero" (35). Lo stesso si può dire di tutti gli altri Paesi cristiani non cattolici, anche se per la Chiesa d'Inghilterra occorre segnalare una decisione del Sinodo Generale del 1987, tenuto a York, che ha "diffidato" gli anglicani dall'aderire alla massoneria.

Alla questione se i buoni rapporti della massoneria con alcune denominazioni protestanti - al contrario di quelli con la Chiesa cattolica - siano in relazione con l'essenza stessa del protestantesimo, rispondono i massoni Lennhoff e Posner nel loro Dizionario internazionale della Massoneria dicendo: "La massoneria è uno dei movimenti che, all'inizio del Medio Evo, sono nati come reazione contro l'assolutismo del Magistero della Chiesa (...). In ambito religioso ciò ha condotto al protestantesimo" (36).

L'opposizione alla Chiesa cattolica, a differenza del trattamento riservato a Lutero, appare anche da una lettera circolare che uno dei più noti massoni della seconda metà del secolo scorso, il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Adriano Lemmi inviò a tutte le Logge. In essa è detto: "Il Grande Oriente si appella allo spirito dell'umanità perché tutti i fratelli possano usare le loro forze unite per disperdere le pietre del Vaticano. Possa con queste pietre disperse essere costruito il Tempio della nazione divenuta maggiorenne" (37).

Peraltro, che esista una inconciliabilità fondata sulla fede fra l'appartenenza alla Chiesa e l'appartenenza a una Loggia massonica, è stato sospettato in Germania anche dalla Chiesa evangelica. Con le dichiarazioni della Commissione ufficiale del dialogo della Chiesa evangelica tedesca, che ha intrapreso colloqui con i massoni, è stato dato il permesso ai cristiani evangelici di entrare nella Loggia. Tuttavia tale Commissione ha deciso di rendere nota la sua perplessità circa il lavoro nel Tempio. Scrive a tale riguardo: "Non è stato possibile agli ecclesiastici partecipanti al colloquio farsi una opinione definitiva sul significato del rituale e sulle sue ripercussioni nella vita interiore. Perciò essi si sono chiesti se l'influsso del rituale nella vita interiore e il lavoro del massone non concorressero a diminuire l'idea della giustificazione per grazia nei cristiani evangelici" (38). È da supporre che se questa Commissione avesse portato avanti le sue analisi fino a giungere ad un giudizio conclusivo, sarebbe pervenuta a dichiarazioni più decise.