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Anam_cara

TUTTI I PAPI

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    Anam_cara
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    00 20/01/2009 18:33

        Di origine greca, figlio di Romolo, nacque in Calabria, allora Magna Grecia, e più precisamente a Policastro. Schivo degli onori e delle dignità, si era ritirato in Sardegna a vita solitaria, ma in seguito alla rinunzia di Ponziano, fu eletto Papa e venne a Roma.
        La tradizione vuole che venisse martirizzato per aver fatto raccogliere e riunire dai notari gli Atti dei Martiri, che poi depose negli Archivi della Chiesa. Sembra che nella persecuzione di Diocleziano questa collezione papale di libri sia stata distrutta; difatti Gregorio Magno non riuscì a trovarne le traccie. Il Liber Pontificalis parlando di Antero dice: Martyrio coronatur; ma il Duchesne avverte che il suo anniversario non è segnato negli antichi calendari, o libri liturgici romani anteriori al IX secolo; ciò che mette in dubbio il suo martirio. Fece una sola ordinazione, quella del vescovo di Fondi. Il suo pontificato fu brevissimo e morì durante il regno dell’imperatore Massimino I. Venne sepolto nel cimitero di San Calisto ove il suo nome trovasi nell’elenco che Sisto III fece incidere sul marmo e che pose nella Cappella dei Papi

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    Anam_cara
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    Sesso: Femminile
    00 20/01/2009 18:35
     Inviato: 12/10/2005 12.18

        Sacerdote della Chiesa romana, S. Fabiano fu eletto papa dopo S. Antero; raccolse i resti del suo predecessore S. Pinziano per seppellirli nel cimitero di S. Calisto, e formò un collegio di diaconi incaricati di riunire i documenti relativi ai martiri cristiani. Secondo gli storici Zosimo ed Eusebio, convertì e battezzò l'imperatore Filippo l'Arabo e il figlio di lui.

        Subì il martirio, durante la persecuzione di Decìo, il 20 gennaio 253.

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    Anam_cara
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    00 20/01/2009 18:40

        La fierissima persecuzione di Decio fu cagione che non si potesse eleggere un nuovo papa se non sedici mesi dopo la morte di S. Fabiano, Durante il periodo di sede vacante, Novaziano, prete romano, formò un partito per farsi eleggere papa. Venne eletto invece Cornelio, ma anche Novaziano riuscì a farsi consacrare, cosicché si ebbero il secondo scisma (il primo era stato quello d'Ippolito, durante il pontificato di S. Zefirino) e il secondo antipapa della Chiesa cristiana. Novaziano, per sostenere il suo scisma (nel quale introdusse anche un'eresia, negando alla Chiesa il potere di perdonare i peccati commessi dopo il battesimo) ricorse all'aiuto di Novato, eresiarca cartaginese, insieme col quale suscitò tumulti fra i cristiani.

        Cornelio dovette allontanarsi da Roma, e da Civitavecchia continuò ad agire come capo di quanti non avevano aderito allo scisma. Richiamato dall'imperatore, e ritenuto responsabile dei disordini provocati da Novaziano, fu incarcerato e poi ucciso per avere, durante la prigionia, convertiti al cristianesimo il suo carceriere e numerosi soldati

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    00 20/01/2009 18:41

        Il pontificato di S. Lucio fu breve come quello precedente e non presenta alcun fatto molto notevole. Questo papa dichiarò scomunicati gli usurpatori e i dissipatori dei beni della Chiesa, scomunica che fu più tardi confermata da altri pontefici e dal Concilio di Trento. Venne poi imprigionato e decapitato quale capo dei cristiani e quale propagatore della nuova religione.

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    00 20/01/2009 18:42
     Inviato: 12/10/2005 12.20

        Il principale avvenimento del pontificato di S. Stefano I fu la «disputa dei ribattezzandi». S. Cipriano vescovo di Cartagine e Firmiliano vescovo di Cesarea sostenevano, con molti loro partigiani, che si dovessero ribattezzare i cristiani i quali avevano ricevuto il battesimo da eretici. S. Stefano si oppose loro e fece trionfare la dottrina tradizionale della Chiesa Romana. Morì martire, regnante l'imperatore Valeriano.

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    Anam_cara
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    00 20/01/2009 18:44

        Successore di S. Stefano I fu Sisto II, ateniese, che tenne il pontificato per 11 mesi soltanto. Ebbe a lottare contro l'eresia dei Sabelliani, così detta da Sabellio che ne fu l'autore e vide l'inizio della ottava persecuzione, voluta dall'imperatore Valeriano, che proibì ai cristiani non solo di predicare ma anche di riunirsi nelle catacombe. Sisto II violò questa legge, venne sorpreso nella catacomba di S. Calisto, e dopo inauditi patimenti fu decapitato come tanti dei suoi predecessori. Poco dopo la sua morte, la storia della Chiesa registra il famoso martirio di S. Lorenzo. Questo cristiano era stato imprigionato col pontefice martire e l'aveva accompagnato al supplizio

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    00 20/01/2009 18:45

        Nativo della Magna Grecia. Eletto pontefice, riordinò le parrocchie di Roma, sconvolte durante la persecuzione di Valeriano; fece molte ordinazioni; riscattò i prigionieri cristiani della Cappadocia, quando, presa Cesarea, i barbari devastarono le province dell'impero romano. Fu illustre per virtù e dottrina, come risulta dalla testimonianza di S. Dionigi d'Alessandria. Scrisse lettere importanti, di cui rimane un frammento riportato da S. Atanasio. Alcune che gli si attribuiscono sono certamente apocrife. Morì martire nel 272.

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    00 20/01/2009 18:46

        Eletto papa, ordinò che la messa venisse celebrata sulle tombe dei martiri e indirizzò a Massimo, patriarca d'Alessandria, una lettera contro l'eretico Paolo di Samosate, condannato dai concili  d'Antiochia. Subì il martirio durante la nona persecuzione, ordinata dall'imperatore Aureliano, e fu sepolto, secondo S. Cirillo di Alessandria, nel cimitero a cui rimasse il suo nome.

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    Anam_cara
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    00 20/01/2009 18:48

        Non si sa nulla di particolare relativamente al successore di Felice I, se non che durante il suo pontificato si diffuse la dottrina di Manete o dei Manichei, la quale insegnava che vi sono due Idii, uno buono, operatore del bene, l'altro cattivo, operatore del male, e proscriveva le elemosine, i sacramenti, il culto delle sacre immagini, negando inoltre che Gesù Cristo si fosse incarnato. Questa eresia fu adottata in molti paesi e durò per almeno dieci secoli.


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    Anam_cara
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    00 20/01/2009 18:49
     Inviato: 12/10/2005 12.22

        Nativo di Salona in Dalmazia e nipote dell' imperatore Diocleziano, fu mandato dai parenti a Roma, dove si fece cristiano. Divenne papa nel 283. Nel secondo anno del suo pontificato scoppiò la persecuzione di Diocleziano; che fu più sanguinosa di ogni altra. Invano egli tentò di agire presso l'imperatore perché i cristiani fossero risparmiati. Dopo aver vissuto per qualche anno nella casa di Gabinio suo fratello, anche Caio dovette ritirarsi nelle catacombe: Diocleziano, per quanto desiderasse la distruzione di tutti i cristiani, esitò lungamente a risolversi a condannare anche il pontefice suo parente. Vi si decise infine, in un impeto di furore, e S. Caio subì il martirio nell'anno 296.

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    00 20/01/2009 18:51

        Gl'imperatori Diocleziano e Massimiano pubblicarono nel 302 nuovi editti di persecuzione generale contro i cristiani, i loro templi e i loro libri ecclesiastici. Il papa Marcellino, ch'era stato eletto nel 296, dopo S. Caio, si lascio dapprima intimidire e lasciò bruciare le sacre scritture; poi si pentì e confessò il suo errore in un concilio adunato a Sinuessa. Mentre durava la persecuzione, Marcellino fu circondato da uomini coraggiosi che non cessarono di predicare il vangelo con zelo e fermezza anche di fronte al pericolo, e con essi si adoperò per la causa cristiana, finché ebbe tronca la testa il 26 aprile 304. Durante il  suo pontificato avvenne il sacrificio della Legione Tebea, formata da cristiani che furono tutti uccisi per non aver voluto smentire la loro fede.

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    Anam_cara
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    00 20/01/2009 18:52

        Successe al papa Marcellino il papa Marcello (anno 304), che fu severissimo contro i cristiani ch'erano stati colpevoli di debolezza e d'idolatria durante la persecuzione. Massenzio lo fece imprigionare, minacciandolo di morte qualora non rinunciasse alla sua dignità e non adorasse gli idoli. Avendo resistito con mirabile costanza, il pontefice cristiano venne condannato a servire nelle stalle imperiali. Continuò ugualmente a provvedere alla diffusione della sua fede, fu liberato dai suoi fedeli, ma poi ripreso dai soldati di Massenzio e lasciato morire fra patimenti inauditi.

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    Anam_cara
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    00 20/01/2009 18:54

        La storia di questo papa rimase lungamente oscura; se ne ebbe qualche dato quando il De Rossi scoprì nel cimitero di S. Calisto l'epitaffio che il papa S. Damaso compose in suo onore. S. Eusebio combatté i rigoristi che si rifiutavano di ammettere alla penitenza i fedeli colpevoli di essersi mostrati deboli durante le persecuzioni. Esiliato da Massenzio, morì in Sicilia.

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