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    (*) Nato a Siena nel 1599, eletto papa nel 1655, morto nel 1667. Ebbe fama di dotto virtuoso; fu soltanto accusato di nepotismo eccessivo. Condannò nuovamente, ispirato dai gesuiti, le «cinque proposizioni» di Giansenio vescovo di Ypres, e prescrisse il formulario del 1665, famoso nella storia ecclesiastica. Durante il suo pontificato il duca di Créqui, ambasciatore di Francia a Roma, vene insultato dalla Guardia papale côrsa, e Luigi XIV pretese riparazioni umilianti. Il pontefice le rifiutò, e il re francese preparò un esercito per vendicare l'ingiuria. Allora Alessandro mandò a Parigi un legato per chieder vènia. Amico della arti, egli fece costruire il colonnato di Piazza San Pietro.

    (**) Morì il 22 maggio 1677 in età di anni 68, avendo governato la Chiesa 12 anni, 1 mese e 15 giorni. Fu sepolto in S. Pietro dove dal Bernini gli venne eretto un monumento con la seguente iscrizione:

alexander VII

chisius

pont. max


    Nativo di Pistoia, di famiglia nobilissima, cardinale del titolo di S. Sisto, venne eletto papa a 67 anni il 20 giugno 1667. Fu un pontefice mite, e cercò di metter pace fra molinisti e giansenisti. Non vi riuscì completamente, ma ottenne qualche buon risultato confermando la bolla di condanna della dottrina di Giansenio. Aiutò i Veneziani nella guerra di Candia e cooperò alla conclusione del trattato di Aquisgrana. Morì nel 1669, dicesi di dolore per la notizia della presa di Candia da parte dei Turchi.

    Sepolto a Roma, Santa Maria Maggiore.


 

[Modificato da Anam_cara 21/01/2009 06:02]