Anam_cara

MEDITIAMO LEGGENDO IL SARICIDE

  • Messaggi
  • OFFLINE
    (evita)
    Post: 2.614
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    00 21/01/2009 20:57



     
    41.
    La morte

     
    [1] O morte, come è amaro il tuo pensiero
    per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza,
    per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto,
    ancora in grado di gustare il cibo!

    [2] O morte, è gradita la tua sentenza
    all'uomo indigente e privo di forze,
    vecchio decrepito e preoccupato di tutto,
    al ribelle che ha perduto la pazienza!

    [3] Non temere la sentenza della morte,
    ricòrdati dei tuoi predecessori e successori.

    [4] Questo è il decreto del Signore per ogni uomo;
    perché ribellarsi al volere dell'Altissimo?
    Siano dieci, cento, mille anni;
    negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita.

     
    Destino degli empi 


    [5] Figli abominevoli sono i figli dei peccatori,
    una stirpe empia è nella dimora dei malvagi.

    [6] L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina,
    con la loro discendenza continuerà il disonore.

    [7] Contro un padre empio imprecano i figli,
    perché sono disprezzati a causa sua.

    [8] Guai a voi, uomini empi,
    che avete abbandonato la legge di Dio altissimo!

    [9] Quando nascete, nascete per la maledizione;
    quando morite, erediterete la maledizione.

    [10] Quanto è dalla terra ritornerà alla terra,
    così gli empi dalla maledizione alla distruzione.

    [11] Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri,
    il nome non buono dei peccatori sarà cancellato.

    [12] Abbi cura del nome, perché esso ti resterà
    più di mille grandi tesori d'oro.

    [13] I giorni di una vita felice sono contati,
    ma un buon nome dura sempre.


    La vergogna



    [14] Figli, custodite l'istruzione in pace;
    ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,
    l'una e l'altro a che servono?

    [15] Meglio chi nasconde la sua stoltezza
    di chi nasconde la sua sapienza.

    [16] Pertanto provate vergogna in vista della mia parola,
    perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna;
    non tutti stimano secondo verità tutte le cose.

    [17] Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre
    della menzogna davanti a un capo e a un potente,

    [18] del delitto davanti a un giudice e a un magistrato,
    dell'empietà davanti all'assemblea del popolo,

    [19] della slealtà davanti al compagno e all'amico,
    del furto nell'ambiente in cui ti trovi,

    [20] di venir meno al giuramento e all'alleanza,
    di piegare i gomiti sul pane,

    [21] del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato,
    di non rispondere a quanti salutano,

    [22] dello sguardo su una donna scostumata,
    del rifiuto fatto a un parente,

    [23] dell'appropriazione di eredità o donazione,
    del desiderio per una donna sposata,

    [24] della relazione con la sua schiava,
    - non accostarti al suo letto -

    [25] delle parole ingiuriose davanti agli amici
    - dopo aver donato, non offendere -

    [26] della ripetizione di quanto hai udito
    e della rivelazione di notizie segrete.

    [27] Allora sarai veramente pudico
    e troverai grazia presso chiunque.



  • OFFLINE
    (evita)
    Post: 2.614
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    00 21/01/2009 20:59



    42.
    Di che non dobbiamo vergognarci

     
    1] Non ti vergognare delle cose seguenti
    e non peccare per rispetto umano:

    [2] della legge dell'Altissimo né dell'alleanza,
    della sentenza per assolvere l'empio,

    [3] dei conti con il socio e con i compagni di viaggio,
    del dono di un'eredità agli amici,

    [4] dell'esattezza della bilancia e dei pesi,
    dell'acquisto di molte o poche cose,

    [5] della contrattazione sul prezzo con i commercianti,
    della frequente correzione dei figli
    e del far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro.

    [6] Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo,
    dove ci sono troppe mani usa la chiave.

    [7] Qualunque cosa depositi, contala e pesala;
    il dare e l'avere sia tutto per iscritto.

    [8] Non vergognarti di correggere l'insensato e lo stolto
    e il vecchio decrepito che disputa con i giovani;
    sarai così veramente assennato
    e approvato da ogni vivente.


    Affanni di un padre per sua figlia


    [9] Una figlia è per il padre un'inquietudine segreta,
    la preoccupazione per lei allontana il sonno:
    nella sua giovinezza, perché non sfiorisca,
    una volta accasata, perché non sia ripudiata.

    [10] Finché è ragazza, si teme che sia sedotta
    e che resti incinta nella casa paterna;
    quando è con un marito, che cada in colpa,
    quando è accasata, che sia sterile.

    [11] Su una figlia indocile rafforza la vigilanza,
    perché non ti renda scherno dei nemici,
    oggetto di chiacchiere in città e favola della gente,
    sì da farti vergognare davanti a tutti.

    [12] Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo,
    non segga a ciarlare insieme con le altre donne,

    [13] perché dagli abiti esce fuori la tignola
    e dalla donna malizia di donna.

    [14] Meglio la cattiveria di un uomo che la bontà di una donna,
    una donna che porta vergogna fino allo scherno.


     II LA GLORIA DI DIO
    Nella creazione


    [15] Ricorderò ora le opere del Signore
    e descriverò quanto ho visto.
    Con le parole del Signore sono state create le sue opere.

    [16] Il sole con il suo splendore illumina tutto,
    della gloria del Signore è piena la sua opera.

    [17] Neppure i santi del Signore sono in grado
    di narrare tutte le sue meraviglie,
    ciò che il Signore onnipotente ha stabilito
    perché l'universo stesse saldo a sua gloria.

    [18] Egli scruta l'abisso e il cuore
    e penetra tutti i loro segreti.
    L'Altissimo conosce tutta la scienza
    e osserva i segni dei tempi,

    [19] annunziando le cose passate e future
    e svelando le tracce di quelle nascoste.

    [20] Nessun pensiero gli sfugge,
    neppure una parola gli è nascosta.

    [21] Ha ordinato le meraviglie della sua sapienza,
    poiché egli è da sempre e per sempre.
    Nulla può essergli aggiunto e nulla tolto,
    non ha bisogno di alcun consigliere.

    [22] Quanto sono amabili tutte le sue opere!
    E appena una scintilla se ne può osservare.

    [23] Tutte queste cose vivono e resteranno per sempre
    in tutte le circostanze e tutte gli obbediscono.

    [24] Tutte sono a coppia, una di fronte all'altra,
    egli non ha fatto nulla di incompleto.

    [25] L'una conferma i meriti dell'altra,
    chi si sazierà nel contemplare la sua gloria?




  • OFFLINE
    (evita)
    Post: 2.614
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    00 21/01/2009 21:02



     
    43.
    Il sole


     
    [1] Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento,
    spettacolo celeste in una visione di gloria!

    [2] Il sole mentre appare nel suo sorgere proclama:
    "Che meraviglia è l'opera dell'Altissimo!".

    [3] A mezzogiorno dissecca la terra,
    e di fronte al suo calore chi può resistere?

    [4] Si soffia nella fornace per ottenere calore,
    il sole brucia i monti tre volte tanto;
    emettendo vampe di fuoco,
    facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi.

    [5] Grande è il Signore che l'ha creato
    e con la parola ne affretta il rapido corso.

     
    La luna 


    [6] Anche la luna sempre puntuale nelle sue fasi
    regola i mesi e determina il tempo.

    [7] Dalla luna dipende l'indicazione delle feste,
    luminare che decresce fino alla sua scomparsa.

    [8] Da essa il mese prende nome,
    mirabilmente crescendo secondo le fasi.
    È un'insegna per le milizie nell'alto
    splendendo nel firmamento del cielo.

     
    Le stelle 


    [9] Bellezza del cielo la gloria degli astri,
    ornamento splendente nelle altezze del Signore.

    [10] Si comportano secondo gli ordini del Santo,
    non si stancano al loro posto di sentinelle.

     
    L'arcobaleno 


    [11] Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto,
    è bellissimo nel suo splendore.

    [12] Avvolge il cielo con un cerchio di gloria,
    l'hanno teso le mani dell'Altissimo.

     
    Le meraviglie della natura 


    [13] Con un comando invia la neve,
    fa guizzare i fulmini del suo giudizio.

    [14] Così si aprono i depositi
    e le nubi volano via come uccelli.

    [15] Con potenza condensa le nubi,
    che si polverizzano in chicchi di grandine.
    [16a]Al suo apparire sussultano i monti;
    [17a]il rumore del suo tuono fa tremare la terra.
    [16b]Secondo il suo volere soffia lo scirocco,
    [17b]così anche l'uragano del nord e il turbine di vento.
    [18] Fa scendere la neve come uccelli che si posano,
    come cavallette che si posano è la sua discesa;
    l'occhio ammira la bellezza del suo candore
    e il cuore stupisce nel vederla fioccare.

    [19] Riversa sulla terra la brina come il sale,
    che gelandosi forma come tante punte di spine.

    [20] Soffia la gelida tramontana,
    sull'acqua si condensa il ghiaccio;
    esso si posa sull'intera massa d'acqua,
    che si riveste come di corazza.

    [21] Inaridisce i monti e brucia il deserto;
    divora l'erba come un fuoco.

    [22] Il rimedio di tutto, un annuvolamento improvviso,
    l'arrivo della rugiada ristora dal caldo.

    [23] Dio con la sua parola ha domato l'abisso
    e vi ha piantato isole.

    [24] I naviganti parlano dei pericoli del mare,
    a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti;

    [25] là ci sono anche cose singolari e stupende,
    esseri viventi di ogni specie e mostri marini.

    [26] Per lui il messaggero cammina facilmente,
    tutto procede secondo la sua parola.

    [27] Potremmo dir molte cose e mai finiremmo;
    ma per concludere: "Egli è tutto!".

    [28] Come potremmo avere la forza per lodarlo?
    Egli, il Grande, al di sopra di tutte le sue opere.

    [29] Il Signore è terribile e molto grande,
    e meravigliosa è la sua potenza.

    [30] Nel glorificare il Signore esaltatelo
    quanto potete, perché ancora più alto sarà.
    Nell'innalzarlo moltiplicate la vostra forza,
    non stancatevi, perché mai finirete.

    [31] Chi lo ha contemplato e lo descriverà?
    Chi può magnificarlo come egli è?

    [32] Ci sono molte cose nascoste più grandi di queste;
    noi contempliamo solo poche delle sue opere.

    [33] Il Signore infatti ha creato ogni cosa,
    ha dato la sapienza ai pii.




  • OFFLINE
    (evita)
    Post: 2.614
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    00 21/01/2009 21:04



     
    44.
    L'elogio degli antenati

     
    [1] Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri,
    dei nostri antenati per generazione.

    [2] Il Signore ha profuso in essi la gloria,
    la sua grandezza è apparsa sin dall'inizio dei secoli.

    [3] Signori nei loro regni, uomini rinomati per la loro potenza;
    consiglieri per la loro intelligenza
    e annunziatori nelle profezie.

    [4] Capi del popolo con le loro decisioni
    e con l'intelligenza della sapienza popolare;
    saggi discorsi erano nel loro insegnamento.

    [5] Inventori di melodie musicali
    e compositori di canti poetici.

    [6] Uomini ricchi dotati di forza,
    vissuti in pace nelle loro dimore.

    [7] Tutti costoro furono onorati dai contemporanei,
    furono un vanto ai loro tempi.

    [8] Di loro alcuni lasciarono un nome,
    che ancora è ricordato con lode.

    [9] Di altri non sussiste memoria;
    svanirono come se non fossero esistiti;
    furono come se non fossero mai stati,
    loro e i loro figli dopo di essi.

    [10] Invece questi furono uomini virtuosi,
    i cui meriti non furono dimenticati.

    [11] Nella loro discendenza dimora
    una preziosa eredità, i loro nipoti.

    [12] La loro discendenza resta fedele alle promesse
    e i loro figli in grazia dei padri.

    [13] Per sempre ne rimarrà la discendenza
    e la loro gloria non sarà offuscata.

    [14] I loro corpi furono sepolti in pace,
    ma il loro nome vive per sempre.

    [15] I popoli parlano della loro sapienza,
    l'assemblea ne proclama le lodi.

     
    Enoch 


    [16] Enoch piacque al Signore e fu rapito,
    esempio istruttivo per tutte le generazioni.

     
    Noè 


    [17] Noè fu trovato perfetto e giusto,
    al tempo dell'ira fu riconciliazione;
    per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra,
    quando avvenne il diluvio.

    [18] Alleanze eterne furono stabilite con lui,
    perché non fosse distrutto ogni vivente con il diluvio.

     
    Abramo 


    [19] Abramo fu grande antenato di molti popoli,
    nessuno ci fu simile a lui nella gloria.

    [20] Egli custodì la legge dell'Altissimo,
    con lui entrò in alleanza.
    Stabilì questa alleanza nella propria carne
    e nella prova fu trovato fedele.

    [21] Per questo Dio gli promise con giuramento
    di benedire i popoli nella sua discendenza,
    di moltiplicarlo come la polvere della terra,
    di innalzare la sua discendenza come gli astri
    e di dar loro un'eredità da uno all'altro mare,
    dal fiume fino all'estremità della terra.

     
    Isacco e Giacobbe 


    [22] Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa
    a causa di Abramo suo padre.

    [23] Dio fece posare sulla testa di Giacobbe
    la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza;
    lo confermò nelle sue benedizioni,
    a lui diede il paese in eredità e lo divise in varie parti,
    assegnandole alle dodici tribù.



  • OFFLINE
    (evita)
    Post: 2.614
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    00 21/01/2009 21:05



    Dalla vecchia COM di Anam, ricerca effettuata dalla stessa.
3