00 05/02/2009 20:42



Comunicare le scelte costruttive di giustizia e di pace va di pari passo con il vostro dovere di denunciare tutte le cause di violenza e di conflitto, armamento generalizzato, commercio di armi, oppressioni e torture, terrorismo di ogni tipo, militarizzazione a oltranza e preoccupazione esagerata della sicurezza nazionale, tensione nord-sud, tutte le forme di dominazione, occupazione, repressione, sfruttamento e discriminazione.

 

Se si vuole denunciare in modo coerente, bisogna anche che ognuno rinunci alle radici della violenza e dell'ingiustizia.
Una delle immagini più solidamente integrate nella produzione dei mezzi di comunicazione sembra essere quella dell'«ideale del più forte», di questa volontà di supremazia che non fa peraltro che aumentare Ia paura reciproca.
Sulla linea di quanto affermava Giovanni XXIII, occorre arrivare, nella vostra produzione, a un «disarmo degli spiriti» (cfr. «Discorso ai giornalisti del Concilio», 13 ottobre 1962). 

Quale potrebbe essere il progresso degli scambi di comunicazione, se il mercato fosse abbondantemente fornito di programmi che presentano cose ben diverse da questa volontà di dominio che ispira tante opere attualmente in circolazione!
E quale miglioramento qualitativo si potrebbe ottenere se gli utenti «imponessero», con le loro richieste e le loro reazioni, che si rinunci all'ideale del più forte!
Per agire in uno spirito di giustizia, non basta «agire contro» in nome di una forza rigida.
Bisogna piuttosto «agire per e con» gli altri o, nel mondo dei media, comunicare per ciascuno e con ciascuno
 
La strategia della fiducia significa anche superare tutti gli ostacoli alle «opere di giustizia» in vista della pace.
Occorre in primo luogo superare le barriere della sfiducia.
Che cosa meglio delle comunicazioni sociali può superare tutte le barriere di razze, di ceti, di culture, che si confrontano?
La sfiducia può nascere da tutte le forme di parzialità e di intolleranza sociale, politica o religiosa.
La sfiducia si nutre dello scoraggiamento che si fa disfattismo.
La fiducia, per contro, è il frutto di un più rigoroso atteggiamento etico a tutti i livelli della vita quotidiana.