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I mass media farebbero bene a mettere in luce le autentiche eroine della società, ivi comprese le donne Sante della tradizione cristiana, come modelli da seguire per le nuove generazioni e per quelle future.

Né possiamo dimenticare, a questo riguardo, le tante donne consacrate che hanno sacrificato tutto per seguire Gesù e per dedicare se stesse alla preghiera ed al servizio dei poveri, dei malati, degli analfabeti, dei giovani, degli anziani e dei portatori di handicap; ve ne sono che operano nei mass - media e lavorano per "annunziare ai poveri un lieto messaggio" (cf. LC. 4:18).

"L'anima mia magnifica il Signore" (LC. 1:46). La Beata Vergine Maria riconoscendo le "cose grandi" che Dio aveva fatto per lei, pronunziò queste parole in risposta al saluto di sua cugina Elisabetta.

L'immagine della donna che ci viene comunicata dai mass media dovrebbe comportare il riconoscimento che ciascun dono femminile proclama la grandezza del Signore, sorgente della vita e dell'amore, della bontà e della grazia, fonte della dignità e dell'uguaglianza tra uomo e donna, e dello specifico "genio" di lei.

Io prego perché la trentesima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali incoraggi tutti coloro che operano nei mass media, specialmente i figli e le figlie della Chiesa, a promuovere un reale miglioramento nel rispetto della dignità e dei diritti della donna, presentando un'immagine vera e rispettosa del suo ruolo all'interno della società così da mettere in luce "l'intera verità sulle donne" (Lettera alle Donne , N 12).


dal Vaticano 24 gennaio 1996