00 10/02/2009 20:43



 
4. Con il recente sviluppo della tecnologia dell'informazione, la possibilità di comunicare fra individui e gruppi in ogni parte del mondo non è mai stata tanto grande.
Tuttavia, paradossalmente, proprio le forze che portano a una migliore comunicazione possono condurre anche all'aumento dell'alienazione e dell'egocentrismo.

 
La nostra epoca è dunque tempo di minaccia e di promessa.
Nessuna persona di buona volontà desidera che la minaccia prevalga causando, ancor più, umana sofferenza, men che meno alla fine di un secolo e di un millennio che hanno conosciuto la loro parte di tribolazioni.

Guardiamo invece con grande speranza al nuovo millennio, confidando che ci saranno persone, sia nella Chiesa sia nei mezzi di comunicazione sociale, disposte a cooperare per garantire che la promessa prevalga sulla minaccia, la comunicazione sull'alienazione.

Ciò farà si che il mondo dei mezzi di comunicazione sociale diventi sempre più presenza amica per tutte le persone, presentando loro «notizie» degne del ricordo, una informazione ricca di saggezza e uno svago che sia sorgente di gioia; e assicurerà un mondo nel quale la Chiesa e i mezzi di comunicazione sociale potranno operare insieme per il bene dell'umanità.



Ciò è necessario se si vuole che il potere dei mezzi di comunicazione sociale non sia una forza distruttiva, ma un amore creatore, un amore che rifletta l'amore di Dio «che è Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti» (Ef 4, 6).

Possano tutti coloro che operano nel mondo delle comunicazioni sociali conoscere la gioia dell'amicizia divina in modo che, conoscendo l’amicizia di Dio, possano essere amici di tutti gli uomini e di tutte le donne in cammino verso la casa del Padre, al quale vanno onore e gloria, lode e rendimento di grazie, con il Figlio e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.


24 gennaio 1999, festa di San Francesco di Sales


IOANNES PAULUS II