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3. I media e la verità. L’esigenza morale fondamentale di ogni comunicazione è il rispetto per la verità ed il servizio ad essa.

La libertà di cercare e di riferire quello che è vero, è essenziale per la comunicazione umana, non solo in relazione ai fatti ed alla informazione, ma anche, e soprattutto, per quanto concerne la natura e il destino della persona umana, per quanto concerne la società ed il bene comune, per quanto concerne il nostro rapporto con Dio.

I mass media hanno una responsabilità ineluttabile in tal senso, poiché essi costituiscono il moderno areopago nel quale le idee vengono condivise e le persone possono maturare nella comprensione reciproca e nella solidarietà

È per questo che Papa Giovanni XXIII ha difeso il diritto “alla libertà nella ricerca della verità e – entro i limiti dell’ordine morale e del bene comune – alla libertà di parola e di stampa” come condizioni indispensabili alla pace sociale (Pacem in Terris, 12).

Infatti, i media spesso rendono un servizio coraggioso alla verità; ma talvolta funzionano come agenti di propaganda e disinformazione, al servizio di interessi ristretti, di pregiudizi nazionali, etnici, razziali e religiosi, di avidità materiale e di false ideologie di vario tipo.

È inevitabile che le pressioni esercitate in questo senso portino i media a sbagliare; occorre dunque che tali errori vengano contrastati dagli uomini e dalle donne che operano nei media, ma anche dalla Chiesa e dagli altri gruppi responsabili.