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Reazioni nella Svizzera italiana all'iniziativa sui minareti

Cattolici, ebrei, musulmani e protestanti concordi nel difendere la libertà di culto

Testo

Ultima modifica: giovedì 5 marzo 2009, ore 18:16 (UTC +1)

Mercoledì, con 129 voti contro 50 e 7 astenuti, il Consiglio nazionale, ha respinto  l'iniziativa popolare «Contro l'edificazione di minareti». In precedenza, con 128 voti contro 53 e 5 astenuti, aveva comunque deciso di dichiarare, contrariamente a quanto chiedeva la sinistra, l'iniziativa valida. Sul progetto si dovranno pronunciare prossimamente gli Stati.

Una questione attorno alla quale, come già successo in Ticino, si accenderanno i riflettori con fautori e oppositori all'iniziativa. Cattolici, protestanti, ebrei e musulmani hanno già annunciato la loro contrarietà all'iniziativa che limiterebbe la libertà di culto.

Per Padre Callisto Caldelari, è ingiusto proibire la costruzione di minareti poiché "sarebbe come vietare l'edificazione di campanili ai cristiani". Per Giuseppe Latorre, pastore della chiesa evangelica riformata nonché professore di sotria delle religioni, la questione dei minareti è un falso problema poiché "in una società multiculturale come quella nella quale viviamo è impensabile introdurre dei vincoli soprattutto alle necessità spirituali di ogni individuo". Da parte sua Elio Bollag sottolinea che gli abrei non hanno "per fortuna" il problema di far risaltare i loro luoghi di culto con campanili o altro. Di tendenze islamofobiche parla invece Jasmina El Sonbati, vicepresidente del comitato del Forum per un Islam progressista, che ricorda come il principio della libertà di culto sia fissato nella Costituzione.

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L'opinione di Jasmina El Sonbati

RG 7:00-, vicepresidente del comitato del Forum per un Islam progressista, 05.03.2009 -