Caro figlio Amilcaro
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Caro figlio Amilcaro, ti scrivo queste poche righe perchè tu sappia che ti ho scritto. Se ricevi questa letteraa, vuol dire che è arrivata. Se non la ricevi, fammelo sapere, così te la rimanderò.
Scrivo lentamente perchè so che tu non sai leggere in fretta.
Qualche tempo fa io che sono ancora tuo babbo ho letto sul giornale che la maggior parte degli incidenti capitano entro un raggio di un kilometro dal luogo di abitazione.
Allora abbiamo decisamente deciso di traslocare un pò più lontano.
La nuova casa è meravigliosa. C'è una lavatrice in bianco e nero perchè quella a colori l'avevano già venduta, però non so se funziona.
Proprio ieri la mamma Mira che è tua mamma, ci ha messo il bucato, ho tirato l'acqua e poi il bucato è sparito completamente.
Il tempo quì non è troppo brutto. La settimana scorsa ha piovuto due volte; la prima volta per tre giorni e la seconda per quattro.
A proposito della giacca che mi avevi chiesto, tua zia Piccola stella mi ha detto che spedirtela coi bottoni sarebbe stata molto caro (per via del peso dei bottoni).
Allora la tua mamma li ha staccati. Se pensi di riattaccarli, te li ha messi tutti nella tasca interna.
Tuo fratello Nestore ha fatto una grossa sciocchezza con la macchina: è sceso e ha chiuso di scatto la portiera lasciando dentro le chiavi.
Allora è dovuto rientrare a casa a prendere il secondo mazzo di chiavi, e così anche noi abbiamo potuto finalmente scendere dalla macchina. Se vedi Lina e Lena salutale da parte mia. Se non le vedi, non dir loro niente.
Il tuo babbo Zac che ti vuole bene.
P.S.; ah, volevo metterti un pò di soldi, ma avevo già chiuso la busta.
uff