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Anam_cara

I giovani di oggi

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    claretta.
    Post: 1.544
    Età: 90
    Sesso: Femminile
    moderatore
    00 18/04/2011 19:12
    Angela ha scritto che la mentalità degli adulti è una mentalità ormai psicotica

    non si è resa conto che con queste parole ha rivelato una SUA psicosi

    ma a rigor di logica in questo particolare caso non è stata offensiva nè verso la
    religione, nè verso gli iscritti

    ha solo espresso una SUA verità

    che poi non ci riguarda visto che è una verità SOLO SUA

    io le ho detto di tenersela, ma l'ho detto per il suo bene, se vuole continuare a
    scrivere in questa com (e pare proprio che lo voglia) deve imparare a pesare le
    parole, chissà mai che lo sforzo di cercare parole meno sgradevoli riesca a tenere
    a freno le sue psicosi

    il che sarebbe davvero un bene per la com, ma soprattutto sarebbe un bene per lei  
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    claretta.
    Post: 1.544
    Età: 90
    Sesso: Femminile
    moderatore
    00 18/04/2011 19:27
    però tu enrico non dovresti dire "o io o lei", perchè questo è un ricatto psicologico

    Anam sta cercando di offrire cristianamente una opportunità di ravvedersi ad Angela,
    per Anam è molto importante non prendere misure drastiche proprio nella settimana
    della passione di Cristo

    ma per lei è anche importante avere l'aiuto di tutti gli iscritti, tu non la stai aiutando con
    la tua insofferenzae lei se ne dispiace 

    d'altra parte le dispiace anche rendersi conto che la tua giusta indignazione ti fa stare
    male, ti toglie la serenità che l'avvicinarsi della Pasqua dovrebbe dare a tutti


    e a me dispiace tutta questa difficile situazione

    che ti posso dire?

    LA PAZIENZA E' LA VIRTU' DEI FORTI

    ricordalo Enrico
  • enrico monticelli
    00 18/04/2011 20:50
    Io non ho affatto detto o io o lei, ho solo chiesto di prendere provvedimenti, promessi e non attuati, atti a bloccare simili atteggiamenti non solo nei miei confronti ma di tutta la com.
    Io non posso costrigere nessuno a prendere posizioni ma posso scegliere, e siccome questa posizione del non intervento, settimana santa si settimana santa no persiste, con questa e con altre persone, da lungo tempo non mi resta che ritirarmi così da lasciarvi l'incombenza di tenere a bada solo una persona o almeno una persona in meno.
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    iyvan
    Post: 2.401
    Sesso: Maschile
    Moderatore
    00 18/04/2011 21:24
    Sia Evita che Claretta hanno scritto quanto occorreva dire e non credo che ci sia altro da aggiungere.
    Angela vive una sua verità, anche se il modo in cui la espone non è sempre accettabile.
    Personalmente non mi sento offeso dalle parole che scrive. Ciò che pensa è solo un suo problema.
    Quello che mi dispiace è che le sue entrate sono solo sentenze refrattarie ad un qualsiasi
    serio contradittorio. Getta il sasso e poi si eclissa, salvo riapparire per sentenziare nuovamente. 
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    Anam_cara
    Post: 5.367
    Sesso: Femminile
    00 18/04/2011 22:21
    Non per accontentare le richieste di Enrico...

    ma perchè avevo già avvisato Angela di stare attenta a quanto scriveva...

    l'ho messa nuovamente "sotto semaforo" così i suoi messaggi

    dovranno venir approvati dai Gestori PRIMA che vengano inseriti nel Forum...

    e dipenderà da lei la durata di questo provvedimento che spero sia breve... 

    Devo dire che io cmq la penso come Evita, Clà e Iyvan....
     
    e sinceramente per Angela provo solo una gran pena...

    e vorrei tanto poterla aiutare perchè e' una povera infelice

    che non ha incontrato l'Amore di Cristo!

    Forse è per questo che il Signore ce l'ha fatta incontrare....

    e spetta a noi aiutarla a ritrovare la via che l'avvicini a Lui....

    Ricordiamoci sempre che Gesù è venuto

    NON PER I GIUSTI MA PER I PECCATORI...

    e che Angela è una creatura di Dio come lo siamo noi...

    per questo l'ammonimento è giusto il giustizialismo NO!

    Oggi mi sono confessata e ho parlato col sacerdote anche di questo problema....

    e lui mi ha spiegato che talvolta il male s'insinua nei nostri pensieri

    facendoci apparire come giuste soluzioni sbagliate....

    Dobbiamo chiedere ai Signore di donarci lo Spirito di Verità

    per poter distinguere ciò che è Bene da ciò che è male....

    E' questo l'augurio che faccio a tutti voi e a me stessa.

    DVB!Anam
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    Angela_5555
    Post: 151
    Città: PISA
    Età: 68
    Sesso: Femminile
    00 18/04/2011 23:34
    A parte il fatto che, come sempre, non avete capito un accidente di quello che ho scritto,

    perchè non volevo offendere nessuno ma dire solo la mia, e visto che vi ostinate a dare ascolto

    ad un ....che non vede più in là dei suoi occhiali, vi dico ok, cada ancora su di me

    il semaforo rosso. E tu Anam, quando ti sarai stancata di fare il vigile che dirige il traffico a senso

    unico fammelo sapere.

    NB: i puntini sono stati messi in sostituzione di due termini che erano offensivi....
    Cara Angela impara a attraversare sulle righe...rispettando le segnaletiche....se vuoi evitare le multe....
    [Modificato da Anam_cara 19/04/2011 01:52]
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    daffy66
    Post: 2.207
    Città: ROMA
    Età: 67
    Sesso: Maschile
    00 19/04/2011 00:34
    Mi sembra proprio che il prode enrico sia il guardiano del vasetto di marmellata sull'armadio pronto non

    a difenderla ma ad invitare la mamma (anam) a duri provvedimenti se il fratellino sale sullo sgabello per prenderla.

    Come nel calcio trovi sempre quello che indica il cartellino all'arbitro quando magari il fallo lo subisce un compagno di

    gioco cosi lo scopritore dei pierini (angela) denuncia un presunto fallo altrui all'arbitro della com.

    Ma se uno si sente toccato dal pierino (angela) invece di strillare perche' non ribadisce?

    Di conseguenza dal momento che mi ha dato del psicotico controbatto io  ad angela.

    Il progresso da che mondo e' mondo non e' dato da impulsi giovanili incontrollati e incontrollabili.

    Spesso dai giovani viene pero' fuori l'idea, la voglia di cambiamento , la scelta di rischiare e di mettersi

    in gioco. Normalmente sono dei perdenti. La saggezza in questo caso come l'esperienza riesce ad evitare

    morti premature di ideali e naufragi di buone intuizione coniugate con poca esperienza e accortezza.

    In tutte le civilta' antiche il progetto dei giovani veniva sottoposto al giudizio degli anziani.

    Anche oggi puo' il giovane creare una macchina da 300km all'ora ma senza il veterano non potra' sopravvivere all'esperimento

    e alla conclusione dell'opera.

    Oggi abbiamo meno sudditanza psicologica verso gli anziani ma si continua a fare i conti con essi.

    I giovani possono attingere all'esperienza degli anziani e accoglierla magari molto meglio.

    Si fanno e fanno domande che gli anziani magari hanno smesso di fare.

    Di psicotico non esiste nulla. Esiste solo un nuovo linguaggio a mio avviso piu' valido.

    I giovani hanno miglior diritto di parola.

    Liberta' anche di essere insensati e a volte anche stupidi pieni di un potere che in fondo dice poco.

    Ma anche dotati di mente attenta e di nuova voglia di fare, sana voglia di esistere.

    Il matrimonio delle due forze se ben indirizzato puo' dare validi risultati.

    Quello che loro sono in fondo noi anziani lo siamo stati. Possiamo capire la loro forza e voglia ,

    possiamo e dobbiamo quindi non sprecarla ma indirizzarla al meglio.

    Le frasi " il vecchio non capisce la modernita" o quella che "la gioventu' non e' piu' quella di una volta"

    sono veramente solo queste estratte da un criterio psicotico da assolutamente combattere e rifiutare.


    daffy




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    iyvan
    Post: 2.401
    Sesso: Maschile
    Moderatore
    00 19/04/2011 15:19
    Si fanno e fanno domande che gli anziani magari hanno smesso di fare.

    Questo è abbastanza frequentemente  vero.
    E si fanno domande che esigono una risposta chiara ed esauriente.
    Ma com'è possibile rispondere in modo soddisfacente se, molte volte,
    neppure sappiamo rispondere a noi stessi?
    Spesso abbiamo l'illusione di conoscere le risposte, ma in realtà non
    facciamo altro che recitare quanto ci è stato inculcato da altri, perdendo
    così credibilità di fronte a chi è può essere più disincantato rispetto
    a come noi eravamo a suo tempo.
    I giovani di oggi non sono più quelli di ieri che si accontentavano delle
    favolette, e qui sfido chiunque a dimostrare il contrario.
    Forse, questa potrebbe essere una delle cause che provoca la frattura
    generazionale.
    Io sono convinto che, quando al giovane si sapessero dare le giuste
    risposte, quando i nostri comportamenti fossero in linea con quanto
    si va a predicare, il rispetto diverrebbe automatico e il giovane non
    avrebbe bisogno di cercare altrove ciò che avrebbe a portata di mano.

    Tuttavia, è anche vero che ogni età ha le sue caratteristiche e che i
    percorsi sono strettamente individuali.
    Non è possibile trasmettere il frutto di un'esperienza a chi questa
    esperienza non l'ha avuta.
    Sarebbe come voler spiegare il sapore di una minestra a chi questa
    minestra non l'ha mai assaggiata.

    Come giustamente rileva il caro Daffy, non si tratta di atteggiamenti
    psicotici, ma di un modo diverso di valutazione che è legato
    alle singole esperienze ed al tipo di realtà che viene a formare queste
    esperienze e che è diversa ad ogni cambio generazionale.
    L'uomo è cambiato nel tempo, e così anche i rapporti tra le vecchie e
    le nuove generazioni.
    I giovani sono gli stessi di allora e di sempre?
    In un certo senso può essere vero, ma certamente sono molto più
    disincantati oggi e di questo dobbiamo tenerne debito conto.
    In quanto al rispetto, dobbiamo guadagnarcelo, non tanto usando
    imposizioni sul genere "credere ed obbedire", bensì attraverso
    l'esempio e parole che possano far breccia nella mente e nel cuore
    dei giovani.
    Un vero e saggio maestro non impone la sua conoscenza, ma 
    accompagna il suo allievo verso la soglia della propria mente.

    Termino con una citazione:
    "Quando qualcuno ha una grande idea di se stesso
     e delle sue verità puoi star certo che quella è l’unica idea che ha"
    [Modificato da iyvan 25/04/2011 12:12]
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    daffy66
    Post: 2.207
    Città: ROMA
    Età: 67
    Sesso: Maschile
    00 20/04/2011 22:40
    caro iyvan al solito condivido un po' per partito preso e massimamente poiche'

    mi hai abituato a leggerti constatando al solito la tua proprieta di pensiero e di linguaggio.

    Sul discorso rispetto ho pero' qualcosa da dire. Il rispetto va meritato ed e' questa una verita' .

    Ma dobbiamo anche saperlo ben valutare. Questo quasi mai accade ed e' un'altra verita'.

    Un mio caro amico figlio di contadini e' riuscito chiaramente andando in america a diventare una mente

    e un uomo di successo nell'elettronica applicata alle macchine computerizzate.

    L'ho rivisto circa 5 anni fa' e ci siamo incontrati in umbria dove ho scoperto abita ancora la sua famiglia.

    Lui mi parlava spesso dell'uomo piu' importante della sua vita. Quello che gli aveva insegnato tutto quello

    che veramente serviva a vivere e vivere adeguatamente.

    Era il padre che ho avuto il piacere di conoscere e di starci anche a pranzo insieme col mio amico di infanzia

    ritornato dopo 3 anni dall'america.

    Un uomo piccolo che parlava in stretto dialetto condito pure con qualche strafalcione e il figlio ricco , famoso e alto

    20 cm piu' di lui.

    Caro iyvan ho scoperto in quella casa che il rispetto non si costruisce coi soldi o col sapere. Il rispetto e' molto di piu'.

    Quel padre superficialmente non poteva insegnare nulla al figlio ma in effetti gli aveva insegnato tutto .

    Non ha risposto a domande strane e non e' mai stato indebolito dalla sua scarsa o inesistente cultura .

    E' stato presente e ha insegnato al figlio il respiro della vita.  Un padre non ha bisogno di insegnare altro .

    Quel figlio lo ha capito e davanti a quel piccolo uomo si sentiva a ragione ancora piu' piccolo.

    Il respiro della vita era una frase del mio amico e non mia.....usata quando mi parlava del padre.

    Di conseguenza non servono genitori scienziati e figli sempre sorpresi dal loro sapere ma solo figli

    e genitori che insieme conoscano il respiro della vita.

    Abbiamo tempo da usare per questo o vogliamo perderlo facendo la solita distinzione di classe e di eta'.

    daffy

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    iyvan
    Post: 2.401
    Sesso: Maschile
    Moderatore
    00 21/04/2011 00:29
    Caro Daffy,


    ti ringrazio per la tua apprezzabile testimonianza che va ad integrare quanto avevo scritto. 
    Infatti, parlando di esempio e di giuste risposte, ciò che è più importante 
    sta proprio in questa frase: "
    ... E' stato presente e ha insegnato al figlio
    il respiro della vita.  Un padre non ha bisogno di insegnare altro"

    Se riesci a far capire il respiro della vita hai insegnato tutto ciò che serve, perchè è
    in questo respiro il segreto della conoscenza, perchè esso è il respiro stesso di Dio.
    Questo insegnamento mi ricorda molto la saggezza di popoli che il così detto uomo
    civile considerava selvaggi.

    E' splendido l'accostamento che il tuo amico ha fatto, e che non avrebbe potuto fare
    se non avesse compreso la profondità di queste semplici ed illuminanti parole,
    Comprendere il respiro della vita significa aver compreso il motivo stesso
    della nostra esistenza e il sentirsi parte di esso.


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    Anam_cara
    Post: 5.367
    Sesso: Femminile
    00 21/04/2011 16:00
    "E' stato presente e ha insegnato al figlio il respiro della vita.  Un padre non ha bisogno di insegnare altro ".


    Trovo anch'io bellissima ed illuminante questa espressione...

    GRAZIE Daffyno per averla condivisa con noi....

    Anch'io vivo ancora a credito del
    "respiro di vita"

    che la mia carissima Mamma mi ha saputo donare....
     
    Lei, pur avendo fatto solo la quinta elementare,

    aveva una grandissima amorevole umanità verso tutti...

    che io vorrei emulare e trasmettere alle mie figlie,

    perchè è proprio delle anime umili

    che non  hanno alcuna pretesa di elevarsi al di sopra degli altri

    perchè sentono di far parte dell'Amore Universale che unisce

    tutti gli uomini al Dio Creatore. Amen!

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    daffy66
    Post: 2.207
    Città: ROMA
    Età: 67
    Sesso: Maschile
    00 22/04/2011 01:04
    Direi che ho fatto solo il messaggero del piccolo grande Artemio ( un nome strano ma una garanzia)

    Ho visto la prima e unica volta artemio ma diaologando col figlio mi sembrava che fosse una vera enciclopea

    Conoscevo la madre che talvolta veniva a scuola e uno zio con cui viveva a roma per poter studiare in una scuola di

    buon livello . Comunque in qualsiasi argomento entrava il padre e il suo sapere.

    Questo non e' un panino caro sandro ma un miracolo dell'uomo e della natura. Proseguendo quel panino diventava

    arte applicata e riusciva a partire dalla spiga di grano terminando con l'arte del fornaio creando un percorso avvincente .

    Io replicavo dicendo: amedeo l'opera d'arte la fa' pure la mortadella che abbiamo messo dentro...ma non hai fame?

    Ma non riuscivo a distruggere quel sapere contadino e semplice che aveva affascinato il mio amico.

    Il padre in effetti aveva insegnato al figlio il vedere oltre le cose e la curiosita' di poterle modificare mediante

    studio , voglia e conoscenza.

    Aveva preso elettrotecnica affascinato dalle macchine e dai prodigi dell'elettronica'....

    Oggi e' un progettista di avanzate catene di montaggio ad alta efficenza e precisione.

    Semplice ma complesso caro sandro.....tutto sta' nel dividere ogni compito nei minimi termini e poi legarlo

    in maniera sapiente ad molti altri piccoli compiti che alla fine svolgeranno l'azione completa.

    Mio padre mi spiegava come far funzionare bene le mie 2 braccia mediante un cervello che le pilotasse

    nel migliore dei modi. Io costruisco attrezzi con anche 5000 braccia che debbono lavorare in seguenza

    rispettandosi tra di loro e dando le giuste precedenze.

    In fondo ho una sola conoscenza specifica elaborata ed ampliata a volte in maniera enorme.

    Le conoscenze di mio padre invece spaziano in molto altro e il suo lavoro e la sua arte e' meno comoda della

    mia. Certamente il suo prodotto e' migliore del mio , soprattutto ha qualcosa da amare e da poter spiegare 

    ancora ai miei figli con risultati per me irrangiungibili.

    Nonno artemio vede il respiro della vita dentro una spiga di grano o dentro un fiore di campo selvatico....

    Ne fa' un racconto affasciante a cui i miei figli non possono rinunciare.....non conosce i pod o un telefonimo multifunzione 

    ma forse anche questi prodigi della tecnica sono nati dalla curiosita'  di un bambino che aveva scoperto dal padre

    l'arduo cammino di un povero misero panino.

    daffy

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    iyvan
    Post: 2.401
    Sesso: Maschile
    Moderatore
    00 25/04/2011 22:56
    Nonno artemio vede il respiro della vita dentro una spiga di grano o dentro un fiore di campo selvatico....

    Siamo talmente abituati a vedere dei fiori o delle spighe di grano, tanto da non
    riconoscere il miracolo della loro esistenza ed il respiro della vita che crea e ricrea
    in continuazione nell'intero universo.
    Chiediamo miracoli e.non ci accorgiamo che tutto è un miracolo, noi stessi siamo
    miracoli.
    C'è molta più sapienza nella visione di nonno Artemio, di quanto possa essercene
    in una persona altamente erudita, se questa non riesce più a meravigliarsi di fronte
    ad un fiore che nasce, che cresce e che offre il suo seme alla terra, nè più nè meno
    come qualsiasi altra creatura.
    Il respiro della vita che anima ogni più piccolo anfratto dell'universo è il respiro stesso
    di Dio.
    Se riuscissimo a comprendere a fondo quale miracolo d'amore sia l'esistenza, anche
    quella racchiiusa in un semplice fiore o in una spiga di grano, forse riusciremmo
    anche a fare nostro il rispetto per ogni forma di vita e finalmente la smetteremmo di
    distruggere ed auto-distruggerci.

    Le violenze e le sopraffazioni nascono da questa inconsapevolezza, dal
    mancato rispetto della vita che dovrebbe partire dalle cose più elementari.
    Ho visto un giorno dei bimbi che stavano osservando un'ape sul terreno.
    Con loro c'era un adulto, suppongo fosse il padre di uno di loro, che con un
    piede la schiacciò.
    Quale insegnamento possono aver tratto quei bambini?
    Questo è solo un piccolo fatto, che qualcuno potrà ritenere del tutto irrilevante,
    ma è proprio da queste piccole cose che s'inizia a rispettare la vita e a sentirne
    il respiro.
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