Non sei tu l'offeso
Almeno di te mi basti il timore
che mi salvi dall'offenderti,
sai che è inevitabile:
e non tanto perché possa,
pure se grave, colpa ferirti
quanto ferire me stesso.
Certo è che unico sei
Se un fastidio che ti sia pari
tu senti quando
con labbra tremanti osiamo
non dico invocarti
ma sussurrare appena
qualche tuo nome, allora
certo è che unico sei
o Divino.
Ma senza né tu né io
Vivo io non vivo io
viviamo insieme
Tu ed io: certo
senza possibilità
di invertire:
se non insieme,
né tu né io
saremo.
Questo solo bramire
Altri, sì, altri
scavalchino la siepe, altri
godano il dolce naufragio
nell'infinito mare
a me questo solo
bramire di cerva
tra
le petraie.
Anche peccare
Respirare è respirarti
vivere è rivelarti
amare è amarti...
pur certo che senza di te
anche peccare mi è negato.
Non so quando spunterà l'alba
Non so quando spunterà l'alba
non so quando potrò
camminare per le vie
del tuo paradiso
non so quando i sensi
finiranno di gemere
e il cuore sopporterà la luce.
E la mente (oh, la mente!)
già ubriaca, sarà
finalmente calma
e lucida:
e potrò vederti in volto
senza arrossire.
Ultima versione
Ma Tu sei senza volto
non hai nome
ti sei donato a noi
e tutto in me ti ripeti.
Chiamato a vivere
in questa cavalcata
mondana:
a sopportarti,
e tu a portarmi,
dove?
***
Non so se pensarti grande
o come il granellino di perla
che riluce sul pavimento
del coro, nell'abside:
quando, nel fissarti,
mi muore sulle labbra
anche il salmo della cerva.
Mia necessità
So di ferirti pur quando t'invoco
con il nome più dolce:
che almeno il canto indori
la nostra solitudine:
mia necessità è cantarti
quanto per te
usarmi pietà.
***
Di te nulla mi importa,
so di cosa ti fai
ragione e segno:
o miseria
fiordo della mia speranza
sola moneta di scambio!
Quando al mio quotidiano
franare corre
a fare argine
Amore.
Siamo il tuo divertimento
Tu non puoi non pensare a noi,
e non amarci.
E amandoci
rivelarti
ed espanderti
e deliziarti:
siamo il tuo divertimento.
***
E inabissarmi
nel mare che non ha sponde
e più non esistere...