Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Anam_cara

Isaia

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    00 06/07/2011 12:20
    1


    [1] Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.

    [2] Udite, cieli; ascolta, terra,
    perché il Signore dice:
    "Ho allevato e fatto crescere figli,
    ma essi si sono ribellati contro di me.

    [3] Il bue conosce il proprietario
    e l'asino la greppia del padrone,
    ma Israele non conosce
    e il mio popolo non comprende".

    [4] Guai, gente peccatrice,
    popolo carico di iniquità!
    Razza di scellerati,
    figli corrotti!
    Hanno abbandonato il Signore,
    hanno disprezzato il Santo di Israele,
    si sono voltati indietro;

    [5] perché volete ancora essere colpiti,
    accumulando ribellioni?
    La testa è tutta malata,
    tutto il cuore langue.

    [6] Dalla pianta dei piedi alla testa
    non c'è in esso una parte illesa,
    ma ferite e lividure
    e piaghe aperte,
    che non sono state ripulite, né fasciate,
    né curate con olio.

    [7] Il vostro paese è devastato,
    le vostre città arse dal fuoco.
    La vostra campagna, sotto i vostri occhi,
    la divorano gli stranieri;
    è una desolazione come Sòdoma distrutta.

    [8] È rimasta sola la figlia di Sion
    come una capanna in una vigna,
    come un casotto in un campo di cocomeri,
    come una città assediata.

    [9] Se il Signore degli eserciti
    non ci avesse lasciato un resto,
    gia saremmo come Sòdoma,
    simili a Gomorra.

    [10] Udite la parola del Signore,
    voi capi di Sòdoma;
    ascoltate la dottrina del nostro Dio,
    popolo di Gomorra!

    [11] "Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?"
    dice il Signore.
    "Sono sazio degli olocausti di montoni
    e del grasso di giovenchi;
    il sangue di tori e di agnelli e di capri
    io non lo gradisco.

    [12] Quando venite a presentarvi a me,
    chi richiede da voi
    che veniate a calpestare i miei atri?

    [13] Smettete di presentare offerte inutili,
    l'incenso è un abominio per me;
    noviluni, sabati, assemblee sacre,
    non posso sopportare delitto e solennità.

    [14] I vostri noviluni e le vostre feste
    io detesto,
    sono per me un peso;
    sono stanco di sopportarli.

    [15] Quando stendete le mani,
    io allontano gli occhi da voi.
    Anche se moltiplicate le preghiere,
    io non ascolto.
    Le vostre mani grondano sangue.

    [16] Lavatevi, purificatevi,
    togliete il male delle vostre azioni
    dalla mia vista.
    Cessate di fare il male,

    [17] imparate a fare il bene,
    ricercate la giustizia,
    soccorrete l'oppresso,
    rendete giustizia all'orfano,
    difendete la causa della vedova".

    [18] "Su, venite e discutiamo"
    dice il Signore.
    "Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
    diventeranno bianchi come neve.
    Se fossero rossi come porpora,
    diventeranno come lana.

    [19] Se sarete docili e ascolterete,
    mangerete i frutti della terra.

    [20] Ma se vi ostinate e vi ribellate,
    sarete divorati dalla spada,
    perché la bocca del Signore ha parlato".

    [21] Come mai è diventata una prostituta
    la città fedele?
    Era piena di rettitudine,
    la giustizia vi dimorava;
    ora invece è piena di assassini!

    [22] Il tuo argento è diventato scoria,
    il tuo vino migliore è diluito con acqua.

    [23] I tuoi capi sono ribelli
    e complici di ladri;
    tutti sono bramosi di regali,
    ricercano mance,
    non rendono giustizia all'orfano
    e la causa della vedova fino a loro non giunge.

    [24] Perciò, oracolo del Signore,
    Dio degli eserciti,
    il Potente di Israele:
    "Ah, esigerò soddisfazioni dai miei avversari,
    mi vendicherò dei miei nemici.

    [25] Stenderò la mano su di te,
    purificherò nel crogiuolo le tue scorie,
    eliminerò da te tutto il piombo.

    [26] Renderò i tuoi giudici come una volta,
    i tuoi consiglieri come al principio.
    Dopo, sarai chiamata città della giustizia,
    città fedele".

    [27] Sion sarà riscattata con la giustizia,
    i suoi convertiti con la rettitudine.

    [28] Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori
    e periranno quanti hanno abbandonato il Signore.

    [29] Vi vergognerete delle querce
    di cui vi siete compiaciuti,
    arrossirete dei giardini
    che vi siete scelti,

    [30] poiché sarete come quercia
    dalle foglie avvizzite
    e come giardino senza acqua.

    [31] Il forte diverrà come stoppa,
    la sua opera come scintilla;
    bruceranno tutte e due insieme
    e nessuno le spegnerà.
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    00 06/07/2011 12:20
    2


    [1] Ciò che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme.

    [2] Alla fine dei giorni,
    il monte del tempio del Signore
    sarà eretto sulla cima dei monti
    e sarà più alto dei colli;
    ad esso affluiranno tutte le genti.

    [3] Verranno molti popoli e diranno:
    "Venite, saliamo sul monte del Signore,
    al tempio del Dio di Giacobbe,
    perché ci indichi le sue vie
    e possiamo camminare per i suoi sentieri".
    Poiché da Sion uscirà la legge
    e da Gerusalemme la parola del Signore.

    [4] Egli sarà giudice fra le genti
    e sarà arbitro fra molti popoli.
    Forgeranno le loro spade in vomeri,
    le loro lance in falci;
    un popolo non alzerà più la spada
    contro un altro popolo,
    non si eserciteranno più nell'arte della guerra.

    [5] Casa di Giacobbe, vieni,
    camminiamo nella luce del Signore.

    [6] Tu hai rigettato il tuo popolo,
    la casa di Giacobbe,
    perché rigurgitano di maghi orientali
    e di indovini come i Filistei;
    agli stranieri battono le mani.

    [7] Il suo paese è pieno di argento e di oro,
    senza fine sono i suoi tesori;
    il suo paese è pieno di cavalli,
    senza numero sono i suoi carri.

    [8] Il suo paese è pieno di idoli;
    adorano l'opera delle proprie mani,
    ciò che hanno fatto le loro dita.

    [9] Perciò l'uomo sarà umiliato,
    il mortale sarà abbassato;
    tu non perdonare loro.

    [10] Entra fra le rocce,
    nasconditi nella polvere,
    di fronte al terrore che desta il Signore,
    allo splendore della sua maestà,
    quando si alzerà a scuotere la terra.

    [11] L'uomo abbasserà gli occhi orgogliosi,
    l'alterigia umana si piegherà;
    sarà esaltato il Signore, lui solo
    in quel giorno.

    [12] Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti
    contro ogni superbo e altero,
    contro chiunque si innalza ad abbatterlo;

    [13] contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati,
    contro tutte le querce del Basan,

    [14] contro tutti gli alti monti,
    contro tutti i colli elevati,

    [15] contro ogni torre eccelsa,
    contro ogni muro inaccessibile,

    [16] contro tutte le navi di Tarsis
    e contro tutte le imbarcazioni di lusso.

    [17] Sarà piegato l'orgoglio degli uomini,
    sarà abbassata l'alterigia umana;
    sarà esaltato il Signore, lui solo
    in quel giorno

    [18] e gli idoli spariranno del tutto.

    [19] Rifugiatevi nelle caverne delle rocce
    e negli antri sotterranei,
    di fronte al terrore che desta il Signore
    e allo splendore della sua maestà,
    quando si alzerà a scuotere la terra.

    [20] In quel giorno ognuno getterà
    gli idoli d'argento e gli idoli d'oro,
    che si era fatto per adorarli,
    ai topi e ai pipistrelli,

    [21] per entrare nei crepacci delle rocce
    e nelle spaccature delle rupi,
    di fronte al terrore che desta il Signore
    e allo splendore della sua maestà,
    quando si alzerà a scuotere la terra.

    [22] Guardatevi dunque dall'uomo,
    nelle cui narici non v'è che un soffio,
    perché in quale conto si può tenere?
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    00 06/07/2011 12:21
    3


    [1] Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti,
    toglie a Gerusalemme e a Giuda
    ogni genere di sostegno,
    ogni riserva di pane
    e ogni sostentamento d'acqua,

    [2] il prode e il guerriero,
    il giudice e il profeta,
    l'indovino e l'anziano,

    [3] il capo di una cinquantina e il notabile,
    il consigliere e il mago sapiente
    e l'esperto di incantesimi.

    [4] Io metterò come loro capi ragazzi,
    monelli li domineranno.

    [5] Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro,
    individuo contro individuo;
    il giovane tratterà con arroganza l'anziano,
    lo spregevole, il nobile.

    [6] Poiché uno afferra l'altro
    nella casa del padre:
    "Tu hai un mantello: sii nostro capo;
    prendi in mano questa rovina!".

    [7] Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire:
    "Non sono un medico;
    nella mia casa non c'è pane
    né mantello;
    non mi ponete a capo del popolo!".

    [8] Certo, Gerusalemme va in rovina
    e Giuda crolla,
    perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,
    fino ad offendere la vista della sua maestà divina.

    [9] La loro parzialità verso le persone li condanna
    ed essi ostentano il peccato come Sòdoma:
    non lo nascondono neppure; disgraziati!
    Si preparano il male da se stessi.

    [10] Beato il giusto, perché egli avrà bene,
    mangerà il frutto delle sue opere.

    [11] Guai all'empio! Lo colpirà la sventura,
    secondo i misfatti delle sue mani avrà la mercede.

    [12] Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia
    e le donne lo dominano.
    Popolo mio, le tue guide ti traviano,
    distruggono la strada che tu percorri.

    [13] Il Signore appare per muovere causa,
    egli si presenta per giudicare il suo popolo.

    [14] Il Signore inizia il giudizio
    con gli anziani e i capi del suo popolo:
    "Voi avete devastato la vigna;
    le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case.

    [15] Qual diritto avete di opprimere il mio popolo,
    di pestare la faccia ai poveri?".
    Oracolo del Signore, Signore degli eserciti.

    [16] Dice il Signore:
    "Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion
    e procedono a collo teso,
    ammiccando con gli occhi,
    e camminano a piccoli passi
    facendo tintinnare gli anelli ai piedi,

    [17] perciò il Signore renderà tignoso
    il cranio delle figlie di Sion,
    il Signore denuderà le loro tempie".

    [18] In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette,

    [19] orecchini, braccialetti, veli,

    [20] bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti,

    [21] anelli, pendenti al naso,

    [22] vesti preziose e mantelline, scialli, borsette,

    [23] specchi, tuniche, cappelli e vestaglie.

    [24] Invece di profumo ci sarà marciume,
    invece di cintura una corda,
    invece di ricci calvizie,
    invece di vesti eleganti uno stretto sacco,
    invece di bellezza bruciatura.

    [25] "I tuoi prodi cadranno di spada,
    i tuoi guerrieri in battaglia".

    [26] Si alzeranno lamenti e gemiti alle tue porte
    e tu, disabitata, giacerai a terra.
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    Stellina788
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    00 06/07/2011 12:21
    4


    [1] Sette donne afferreranno
    un uomo solo, in quel giorno,
    e diranno: "Ci nutriremo del nostro pane
    e indosseremo le nostre vesti;
    soltanto, lasciaci portare il tuo nome.
    Toglici la nostra vergogna".

    [2] In quel giorno,
    il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria
    e il frutto della terra
    sarà a magnificenza e ornamento
    per gli scampati di Israele.

    [3] Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.

    [4] Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio,

    [5] allora verrà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutte le sue assemblee come una nube e come fumo di giorno, come bagliore di fuoco e fiamma di notte, perché sopra ogni cosa la gloria del Signore sarà come baldacchino.

    [6] Una tenda fornirà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia.
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    Stellina788
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    00 06/07/2011 12:22
    5


    [1] Canterò per il mio diletto
    il mio cantico d'amore per la sua vigna.
    Il mio diletto possedeva una vigna
    sopra un fertile colle.

    [2] Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi
    e vi aveva piantato scelte viti;
    vi aveva costruito in mezzo una torre
    e scavato anche un tino.
    Egli aspettò che producesse uva,
    ma essa fece uva selvatica.

    [3] Or dunque, abitanti di Gerusalemme
    e uomini di Giuda,
    siate voi giudici fra me e la mia vigna.

    [4] Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
    che io non abbia fatto?
    Perché, mentre attendevo che producesse uva,
    essa ha fatto uva selvatica?

    [5] Ora voglio farvi conoscere
    ciò che sto per fare alla mia vigna:
    toglierò la sua siepe
    e si trasformerà in pascolo;
    demolirò il suo muro di cinta
    e verrà calpestata.

    [6] La renderò un deserto,
    non sarà potata né vangata
    e vi cresceranno rovi e pruni;
    alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.

    [7] Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
    è la casa di Israele;
    gli abitanti di Giuda
    la sua piantagione preferita.
    Egli si aspettava giustizia
    ed ecco spargimento di sangue,
    attendeva rettitudine
    ed ecco grida di oppressi.

    [8] Guai a voi, che aggiungete casa a casa
    e unite campo a campo,
    finché non vi sia più spazio,
    e così restate soli ad abitare
    nel paese.

    [9] Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti:
    "Certo, molti palazzi
    diventeranno una desolazione,
    grandi e belli
    saranno senza abitanti".

    [10] Poiché dieci iugeri di vigna
    produrranno solo un bat
    e un comer di seme
    produrrà un'efa.

    [11] Guai a coloro che si alzano presto al mattino
    e vanno in cerca di bevande inebrianti
    e si attardano alla sera
    accesi in volto dal vino.

    [12] Ci sono cetre e arpe,
    timpani e flauti
    e vino per i loro banchetti;
    ma non badano all'azione del Signore,
    non vedono l'opera delle sue mani.

    [13] Perciò il mio popolo sarà deportato
    senza che neppure lo sospetti.
    I suoi grandi periranno di fame,
    il suo popolo sarà arso dalla sete.

    [14] Pertanto gli inferi dilatano le fauci,
    spalancano senza misura la bocca.
    Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo,
    il frastuono e la gioia della città.

    [15] L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato,
    gli occhi dei superbi si abbasseranno.

    [16] Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio
    e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia.

    [17] Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati,
    sulle rovine brucheranno i capretti.

    [18] Guai a coloro che si tirano addosso il castigo
    con corde da buoi
    e il peccato con funi da carro,

    [19] che dicono: "Faccia presto,
    acceleri pure l'opera sua,
    perché la vediamo;
    si facciano più vicini e si compiano
    i progetti del Santo di Israele,
    perché li conosciamo".

    [20] Guai a coloro che chiamano
    bene il male e male il bene,
    che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
    che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.

    [21] Guai a coloro che si credono sapienti
    e si reputano intelligenti.

    [22] Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino,
    valorosi nel mescere bevande inebrianti,

    [23] a coloro che assolvono per regali un colpevole
    e privano del suo diritto l'innocente.

    [24] Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia
    e una fiamma consuma la paglia,
    così le loro radici diventeranno un marciume
    e la loro fioritura volerà via come polvere,
    perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti,
    hanno disprezzato la parola del Santo di Israele.

    [25] Per questo è divampato
    lo sdegno del Signore contro il suo popolo,
    su di esso ha steso la sua mano per colpire;
    hanno tremato i monti,
    i loro cadaveri erano come lordura
    in mezzo alle strade.
    Con tutto ciò non si calma la sua ira
    e la sua mano resta ancora tesa.

    [26] Egli alzerà un segnale a un popolo lontano
    e gli farà un fischio all'estremità della terra;
    ed ecco verrà veloce e leggero.

    [27] Nessuno fra essi è stanco o inciampa,
    nessuno sonnecchia o dorme,
    non si scioglie la cintura dei suoi fianchi
    e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali.

    [28] Le sue frecce sono acuminate,
    e ben tesi tutti i suoi archi;
    gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre
    e le ruote dei suoi carri come un turbine.

    [29] Il suo ruggito è come quello di una leonessa,
    ruggisce come un leoncello;
    freme e afferra la preda,
    la pone al sicuro, nessuno gliela strappa.

    [30] Fremerà su di lui in quel giorno
    come freme il mare;
    si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia
    e la luce sarà oscurata dalla caligine.
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    00 06/07/2011 12:22
    6


    [1] Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.

    [2] Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava.

    [3] Proclamavano l'uno all'altro:
    "Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
    Tutta la terra è piena della sua gloria".

    [4] Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo.

    [5] E dissi:
    "Ohimè! Io sono perduto,
    perché un uomo dalle labbra impure io sono
    e in mezzo a un popolo
    dalle labbra impure io abito;
    eppure i miei occhi hanno visto
    il re, il Signore degli eserciti".

    [6] Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare.

    [7] Egli mi toccò la bocca e mi disse:
    "Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
    perciò è scomparsa la tua iniquità
    e il tuo peccato è espiato".

    [8] Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!".

    [9] Egli disse: "Và e riferisci a questo popolo:
    Ascoltate pure, ma senza comprendere,
    osservate pure, ma senza conoscere.

    [10] Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
    fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi
    e non veda con gli occhi
    né oda con gli orecchi
    né comprenda con il cuore
    né si converta in modo da esser guarito".

    [11] Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose:
    "Finché non siano devastate
    le città, senza abitanti,
    le case senza uomini
    e la campagna resti deserta e desolata".

    [12] Il Signore scaccerà la gente
    e grande sarà l'abbandono nel paese.

    [13] Ne rimarrà una decima parte,
    ma di nuovo sarà preda della distruzione
    come una quercia e come un terebinto,
    di cui alla caduta resta il ceppo.
    Progenie santa sarà il suo ceppo.
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    00 06/07/2011 12:23
    7


    [1] Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla.

    [2] Fu dunque annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Efraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento.

    [3] Il Signore disse a Isaia: "Và incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio.

    [4] Tu gli dirai: Fà attenzione e stà tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia.

    [5] Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo:

    [6] Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.

    [7] Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
    [8a]Perché capitale di Aram è Damasco
    e capo di Damasco è Rezìn.
    [9a]Capitale di Efraim è Samaria
    e capo di Samaria il figlio di Romelia.
    [8b]Ancora sessantacinque anni
    ed Efraim cesserà di essere un popolo.
    [9b] Ma se non crederete, non avrete stabilità".
    [10] Il Signore parlò ancora ad Acaz:

    [11] "Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto".

    [12] Ma Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore".

    [13] Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?

    [14] Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.

    [15] Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene.

    [16] Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re.

    [17] Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria".

    [18] Avverrà in quel giorno:
    il Signore farà un fischio alle mosche
    che sono all'estremità dei canali di Egitto
    e alle api che si trovano in Assiria.

    [19] Esse verranno e si poseranno tutte
    nelle valli ricche di burroni,
    nelle fessure delle rocce,
    su ogni cespuglio e su ogni pascolo.

    [20] In quel giorno il Signore raderà
    con rasoio preso in affitto oltre il fiume,
    cioè il re assiro,
    il capo e il pelo del corpo,
    anche la barba toglierà via.

    [21] Avverrà in quel giorno:
    ognuno alleverà una giovenca e due pecore.

    [22] Per l'abbondanza del latte che faranno,
    si mangerà la panna;
    di panna e miele si ciberà
    ogni superstite in mezzo a questo paese.

    [23] Avverrà in quel giorno:
    ogni luogo, dove erano mille viti
    valutate mille sicli d'argento,
    sarà preda dei rovi e dei pruni.

    [24] Vi si entrerà armati di frecce e di arco,
    perché tutta la terra sarà rovi e pruni.

    [25] In tutti i monti,
    che erano vangati con la vanga,
    non si passerà più
    per paura delle spine e dei rovi.
    Serviranno da pascolo per armenti
    e da luogo battuto dal gregge.
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    00 06/07/2011 12:23
    8


    [1] Il Signore mi disse: "Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Mahèr-salàl-cash-baz".

    [2] Io mi presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachìa.

    [3] Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: "Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz,

    [4] poiché, prima che il bambino sappia dire babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria".

    [5] Il Signore mi disse di nuovo:

    [6] "Poiché questo popolo ha rigettato
    le acque di Siloe, che scorrono piano,
    e trema per Rezìn e per il figlio di Romelia,

    [7] per questo, ecco,
    il Signore gonfierà contro di loro
    le acque del fiume,
    impetuose e abbondanti:
    cioè il re assiro con tutto il suo splendore,
    irromperà in tutti i suoi canali
    e strariperà da tutte le sue sponde.

    [8] Penetrerà in Giuda,
    lo inonderà e lo attraverserà
    fino a giungere al collo.
    Le sue ali distese copriranno
    tutta l'estensione del tuo paese, Emmanuele.

    [9] Sappiatelo, popoli: sarete frantumati;
    ascoltate voi tutte, nazioni lontane,
    cingete le armi e sarete frantumate.

    [10] Preparate un piano, sarà senza effetti;
    fate un proclama, non si realizzerà,
    perché Dio è con noi".

    [11] Poiché così il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di incamminarmi nella via di questo popolo:

    [12] "Non chiamate congiura
    ciò che questo popolo chiama congiura,
    non temete ciò che esso teme e non abbiate paura".

    [13] Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo.
    Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura.

    [14] Egli sarà laccio e pietra d'inciampo
    e scoglio che fa cadere
    per le due case di Israele,
    laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme.

    [15] Tra di loro molti inciamperanno,
    cadranno e si sfracelleranno,
    saranno presi e catturati.

    [16] Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli.

    [17] Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui.

    [18] Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato, siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.

    [19] Quando vi diranno: "Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi dei? Per i vivi consultare i morti?",

    [20] attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora.

    [21] Egli si aggirerà nel paese oppresso e affamato,
    e, quando sarà affamato e preso dall'ira,
    maledirà il suo re e il suo dio.
    Guarderà in alto

    [22] e rivolgerà lo sguardo sulla terra
    ed ecco angustia e tenebre
    e oscurità desolante.
    Ma la caligine sarà dissipata,

    [23] poiché non ci sarà più oscurità
    dove ora è angoscia.
    In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano e la curva di Goim.
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    00 06/07/2011 12:24
    9


    [1] Il popolo che camminava nelle tenebre
    vide una grande luce;
    su coloro che abitavano in terra tenebrosa
    una luce rifulse.

    [2] Hai moltiplicato la gioia,
    hai aumentato la letizia.
    Gioiscono davanti a te
    come si gioisce quando si miete
    e come si gioisce quando si spartisce la preda.

    [3] Poiché il giogo che gli pesava
    e la sbarra sulle sue spalle,
    il bastone del suo aguzzino
    tu hai spezzato come al tempo di Madian.

    [4] Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia
    e ogni mantello macchiato di sangue
    sarà bruciato,
    sarà esca del fuoco.

    [5] Poiché un bambino è nato per noi,
    ci è stato dato un figlio.
    Sulle sue spalle è il segno della sovranità
    ed è chiamato:
    Consigliere ammirabile, Dio potente,
    Padre per sempre, Principe della pace;

    [6] grande sarà il suo dominio
    e la pace non avrà fine
    sul trono di Davide e sul regno,
    che egli viene a consolidare e rafforzare
    con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
    questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

    [7] Una parola mandò il Signore contro Giacobbe,
    essa cadde su Israele.

    [8] La conoscerà tutto il popolo,
    gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria,
    che dicevano nel loro orgoglio
    e nell'arroganza del loro cuore:

    [9] "I mattoni sono caduti,
    ricostruiremo in pietra;
    i sicomori sono stati abbattuti,
    li sostituiremo con cedri".

    [10] Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici,
    stimolò i suoi avversari:

    [11] gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei
    che divorano Israele a grandi morsi.
    Con tutto ciò non si calma la sua ira
    e ancora la sua mano rimane stesa.

    [12] Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva;
    non ha ricercato il Signore degli eserciti.

    [13] Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda,
    palma e giunco in un giorno.

    [14] L'anziano e i notabili sono il capo,
    il profeta, maestro di menzogna, è la coda.

    [15] Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato
    e i guidati si sono perduti.

    [16] Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani,
    non si impietosirà degli orfani e delle vedove,
    perché tutti sono empi e perversi;
    ogni bocca proferisce parole stolte.
    Con tutto ciò non si calma la sua ira
    e ancora la sua mano rimane stesa.

    [17] Brucia l'iniquità come fuoco
    che divora rovi e pruni,
    divampa nel folto della selva,
    da dove si sollevano colonne di fumo.

    [18] Per l'ira del Signore brucia la terra
    e il popolo è come un'esca per il fuoco;
    nessuno ha pietà del proprio fratello.

    [19] Dilania a destra, ma è ancora affamato,
    mangia a sinistra, ma senza saziarsi;
    ognuno mangia la carne del suo vicino.

    [20] Manàsse contro Efraim
    ed Efraim contro Manàsse,
    tutti e due insieme contro Giuda.
    Con tutto ciò non si calma la sua ira
    e ancora la sua mano rimane stesa.
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    00 06/07/2011 12:24
    10


    [1] Guai a coloro che fanno decreti iniqui
    e scrivono in fretta sentenze oppressive,

    [2] per negare la giustizia ai miseri
    e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
    per fare delle vedove la loro preda
    e per spogliare gli orfani.

    [3] Ma che farete nel giorno del castigo,
    quando da lontano sopraggiungerà la rovina?
    A chi ricorrerete per protezione?
    Dove lascerete la vostra ricchezza?

    [4] Non vi resterà che piegarvi tra i prigionieri
    o cadere tra i morti.
    Con tutto ciò non si calma la sua ira
    e ancora la sua mano rimane stesa.

    [5] Oh! Assiria, verga del mio furore,
    bastone del mio sdegno.

    [6] Contro una nazione empia io la mando
    e la comando contro un popolo con cui sono in collera
    perché lo saccheggi, lo depredi
    e lo calpesti come fango di strada.

    [7] Essa però non pensa così
    e così non giudica il suo cuore,
    ma vuole distruggere
    e annientare non poche nazioni.

    [8] Anzi dice: "Forse i miei capi non sono altrettanti re?

    [9] Forse come Càrchemis non è anche Calne?
    Come Arpad non è forse Amat?
    Come Damasco non è forse Samaria?

    [10] Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli,
    le cui statue erano più numerose
    di quelle di Gerusalemme e di Samaria,

    [11] non posso io forse, come ho fatto
    a Samaria e ai suoi idoli,
    fare anche a Gerusalemme e ai suoi simulacri?".

    [12] Quando il Signore avrà terminato tutta l'opera sua sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà l'operato orgoglioso della mente del re di Assiria e ciò di cui si gloria l'alterigia dei suoi occhi.

    [13] Poiché ha detto:
    "Con la forza della mia mano ho agito
    e con la mia sapienza, perché sono intelligente;
    ho rimosso i confini dei popoli
    e ho saccheggiato i loro tesori,
    ho abbattuto come un gigante
    coloro che sedevano sul trono.

    [14] La mia mano, come in un nido, ha scovato
    la ricchezza dei popoli.
    Come si raccolgono le uova abbandonate,
    così ho raccolto tutta la terra;
    non vi fu battito d'ala,
    nessuno apriva il becco o pigolava".

    [15] Può forse vantarsi la scure con chi taglia per suo mezzo
    o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?
    Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
    e una verga sollevare ciò che non è di legno!

    [16] Perciò il Signore, Dio degli eserciti,
    manderà una peste contro le sue più valide milizie;
    sotto ciò che è sua gloria arderà un bruciore
    come bruciore di fuoco;
    [18b]esso consumerà anima e corpo
    e sarà come un malato che sta spegnendosi.
    [17] La luce di Israele diventerà un fuoco,
    il suo santuario una fiamma;
    essa divorerà e consumerà rovi
    e pruni in un giorno,
    [18a]la magnificenza della sua selva e del suo giardino;
    [19] il resto degli alberi nella selva
    si conterà facilmente,
    persino un ragazzo potrebbe farne il conto.

    [20] In quel giorno
    il resto di Israele e i superstiti della casa di Giacobbe
    non si appoggeranno più su chi li ha percossi,
    ma si appoggeranno sul Signore,
    sul Santo di Israele, con lealtà.

    [21] Tornerà il resto,
    il resto di Giacobbe, al Dio forte.

    [22] Poiché anche se il tuo popolo, o Israele,
    fosse come la sabbia del mare,
    solo un suo resto ritornerà;
    è decretato uno sterminio
    che farà traboccare la giustizia,

    [23] poiché un decreto di rovina
    eseguirà il Signore, Dio degli eserciti,
    su tutta la regione.

    [24] Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: "Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiria che ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te come già l'Egitto.

    [25] Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà fine; la mia ira li annienterà".

    [26] Contro di essa il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì Madian sulla rupe dell'Oreb; alzerà la sua verga sul mare come fece con l'Egitto.

    [27] In quel giorno
    sarà tolto il suo fardello dalla tua spalla
    e il suo giogo cesserà di pesare sul tuo collo.
    Il distruttore viene da Rimmòn,

    [28] raggiunge Aiàt, attraversa Migròn,
    in Micmàs depone il bagaglio.

    [29] Attraversano il passo;
    in Gheba si accampano;
    Rama trema,
    fugge Gàbaa di Saul.

    [30] Grida con tutta la tua voce, Bat-Gallìm,
    stà attenta, Làisa,
    rispondile, Anatòt!

    [31] Madmenà è in fuga,
    e alla fuga si danno gli abitanti di Ghebim.

    [32] Oggi stesso farà sosta a Nob,
    agiterà la mano verso il monte della figlia di Sion,
    verso il colle di Gerusalemme.

    [33] Ecco il Signore, Dio degli eserciti,
    che strappa i rami con fracasso;
    le punte più alte sono troncate,
    le cime sono abbattute.

    [34] È reciso con il ferro il folto della selva
    e il Libano cade con la sua magnificenza.
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    00 06/07/2011 12:25
    11


    [1] Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
    un virgulto germoglierà dalle sue radici.

    [2] Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
    spirito di sapienza e di intelligenza,
    spirito di consiglio e di fortezza,
    spirito di conoscenza e di timore del Signore.

    [3] Si compiacerà del timore del Signore.
    Non giudicherà secondo le apparenze
    e non prenderà decisioni per sentito dire;

    [4] ma giudicherà con giustizia i miseri
    e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
    La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
    con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.

    [5] Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
    cintura dei suoi fianchi la fedeltà.

    [6] Il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
    la pantera si sdraierà accanto al capretto;
    il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
    e un fanciullo li guiderà.

    [7] La vacca e l'orsa pascoleranno insieme;
    si sdraieranno insieme i loro piccoli.
    Il leone si ciberà di paglia, come il bue.

    [8] Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
    il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.

    [9] Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
    in tutto il mio santo monte,
    perché la saggezza del Signore riempirà il paese
    come le acque ricoprono il mare.

    [10] In quel giorno
    la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli,
    le genti la cercheranno con ansia,
    la sua dimora sarà gloriosa.

    [11] In quel giorno il Signore stenderà di nuovo la mano
    per riscattare il resto del suo popolo
    superstite dall'Assiria e dall'Egitto,
    da Patròs, dall'Etiopia e dall'Elam,
    da Sènnaar e da Amat e dalle isole del mare.

    [12] Egli alzerà un vessillo per le nazioni
    e raccoglierà gli espulsi di Israele;
    radunerà i dispersi di Giuda
    dai quattro angoli della terra.

    [13] Cesserà la gelosia di Efraim
    e gli avversari di Giuda saranno sterminati;
    Efraim non invidierà più Giuda
    e Giuda non osteggerà più Efraim.

    [14] Voleranno verso occidente contro i Filistei,
    saccheggeranno insieme le tribù dell'oriente,
    stenderanno le mani su Edom e su Moab
    e gli Ammoniti saranno loro sudditi.

    [15] Il Signore prosciugherà il golfo del mare d'Egitto
    e stenderà la mano contro il fiume
    con la potenza del suo soffio,
    e lo dividerà in sette bracci
    così che si possa attraversare con i sandali.

    [16] Si formerà una strada per il resto del suo popolo
    che sarà superstite dall'Assiria,
    come ce ne fu una per Israele
    quando uscì dal paese d'Egitto.
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    00 06/07/2011 12:25
    12


    [1] Tu dirai in quel giorno:
    "Ti ringrazio, Signore; tu eri in collera con me,
    ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato.

    [2] Ecco, Dio è la mia salvezza;
    io confiderò, non temerò mai,
    perché mia forza e mio canto è il Signore;
    egli è stato la mia salvezza.

    [3] Attingerete acqua con gioia
    alle sorgenti della salvezza".

    [4] In quel giorno direte:
    "Lodate il Signore, invocate il suo nome;
    manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
    proclamate che il suo nome è sublime.

    [5] Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose grandiose,
    ciò sia noto in tutta la terra.

    [6] Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
    perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele".
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    00 06/07/2011 12:26
    13


    [1] Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.

    [2] Su un monte brullo issate un segnale,
    alzate per essi un grido;
    fate cenni con la mano perché varchino
    le porte dei principi.

    [3] Io ho dato un ordine ai miei consacrati;
    ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno,
    entusiasti della mia grandezza.

    [4] Rumore di folla sui monti,
    simile a quello di un popolo immenso.
    Rumore fragoroso di regni,
    di nazioni radunate.
    Il Signore degli eserciti passa in rassegna
    un esercito di guerra.

    [5] Vengono da un paese lontano,
    dall'estremo orizzonte,
    il Signore e gli strumenti della sua collera,
    per devastare tutto il paese.

    [6] Urlate, perché è vicino il giorno del Signore;
    esso viene come una devastazione
    da parte dell'Onnipotente.

    [7] Perciò tutte le braccia sono fiacche,
    ogni cuore d'uomo viene meno;

    [8] sono costernati, spasimi e dolori li prendono,
    si contorcono come una partoriente;
    ognuno osserva sgomento il suo vicino;
    i loro volti sono volti di fiamma.

    [9] Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile,
    con sdegno, ira e furore,
    per fare della terra un deserto,
    per sterminare i peccatori.

    [10] Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione
    non daranno più la loro luce;
    il sole si oscurerà al suo sorgere
    e la luna non diffonderà la sua luce.

    [11] Io punirò il mondo per il male,
    gli empi per la loro iniquità;
    farò cessare la superbia dei protervi
    e umilierò l'orgoglio dei tiranni.

    [12] Renderò l'uomo più raro dell'oro
    e i mortali più rari dell'oro di Ofir.

    [13] Allora farò tremare i cieli
    e la terra si scuoterà dalle fondamenta
    per lo sdegno del Signore degli eserciti,
    nel giorno della sua ira ardente.

    [14] Allora, come una gazzella impaurita
    e come un gregge che nessuno raduna,
    ognuno si dirigerà verso il suo popolo,
    ognuno correrà verso la sua terra.

    [15] Quanti saranno trovati, saranno trafitti,
    quanti saranno presi, periranno di spada.

    [16] I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi;
    saranno saccheggiate le loro case,
    disonorate le loro mogli.

    [17] Ecco, io eccito contro di loro i Medi
    che non pensano all'argento,
    né si curano dell'oro.

    [18] Con i loro archi abbatteranno i giovani,
    non avranno pietà dei piccoli appena nati,
    i loro occhi non avranno pietà dei bambini.

    [19] Babilonia, perla dei regni,
    splendore orgoglioso dei Caldei,
    sarà come Sòdoma e Gomorra sconvolte da Dio.

    [20] Non sarà abitata mai più né popolata
    di generazione in generazione.
    L'Arabo non vi pianterà la sua tenda
    né i pastori vi faranno sostare i greggi.

    [21] Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto,
    i gufi riempiranno le loro case,
    vi faranno dimora gli struzzi,
    vi danzeranno i sàtiri.

    [22] Ululeranno le iene nei loro palazzi,
    gli sciacalli nei loro edifici lussuosi.
    La sua ora si avvicina,
    i suoi giorni non saranno prolungati.
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    00 06/07/2011 12:26
    14

    [1] Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro si uniranno gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe.

    [2] I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.

    [3] In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri stato asservito.

    [4] Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai:
    "Ah, come è finito l'aguzzino,
    è finita l'arroganza!

    [5] Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
    il bastone dei dominatori,

    [6] di colui che percuoteva i popoli nel suo furore,
    con colpi senza fine,
    che dominava con furia le genti
    con una tirannia senza respiro.

    [7] Riposa ora tranquilla tutta la terra
    ed erompe in grida di gioia.

    [8] Persino i cipressi gioiscono riguardo a te
    e anche i cedri del Libano:
    Da quando tu sei prostrato, non salgono più
    i tagliaboschi contro di noi.

    [9] Gli inferi di sotto si agitano per te,
    per venirti incontro al tuo arrivo;
    per te essi svegliano le ombre,
    tutti i dominatori della terra,
    e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.

    [10] Tutti prendono la parola per dirti:
    Anche tu sei stato abbattuto come noi,
    sei diventato uguale a noi.

    [11] Negli inferi è precipitato il tuo fasto,
    la musica delle tue arpe;
    sotto di te v'è uno strato di marciume,
    tua coltre sono i vermi.

    [12] Come mai sei caduto dal cielo,
    Lucifero, figlio dell'aurora?
    Come mai sei stato steso a terra,
    signore di popoli?

    [13] Eppure tu pensavi:
    Salirò in cielo,
    sulle stelle di Dio
    innalzerò il trono,
    dimorerò sul monte dell'assemblea,
    nelle parti più remote del settentrione.

    [14] Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
    mi farò uguale all'Altissimo.

    [15] E invece sei stato precipitato negli inferi,
    nelle profondità dell'abisso!

    [16] Quanti ti vedono ti guardano fisso,
    ti osservano attentamente.
    È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
    che faceva tremare i regni,

    [17] che riduceva il mondo a un deserto,
    che ne distruggeva le città,
    che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?

    [18] Tutti i re dei popoli,
    tutti riposano con onore,
    ognuno nella sua tomba.

    [19] Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
    come un virgulto spregevole;
    sei circondato da uccisi trafitti da spada,
    come una carogna calpestata.
    A coloro che sono scesi in una tomba di pietre

    [20] tu non sarai unito nella sepoltura,
    perché hai rovinato il tuo paese,
    hai assassinato il tuo popolo;
    non sarà più nominata
    la discendenza dell'iniquo.

    [21] Preparate il massacro dei suoi figli
    a causa dell'iniquità del loro padre
    e non sorgano più a conquistare la terra
    e a riempire il mondo di rovine".

    [22] Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe - oracolo del Signore -.

    [23] Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -.

    [24] Il Signore degli eserciti ha giurato:
    "In verità
    come ho pensato, accadrà
    e succederà come ho deciso.

    [25] Io spezzerò l'Assiro nella mia terra
    e sui miei monti lo calpesterò.
    Allora sparirà da loro il suo giogo,
    il suo peso dalle loro spalle".

    [26] Questa è la decisione presa per tutta la terra
    e questa è la mano stesa su tutte le genti.

    [27] Poiché il Signore degli eserciti
    lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?
    La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?

    [28] Nell'anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo:

    [29] "Non gioire, Filistea tutta,
    perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
    Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera
    e il suo frutto sarà un drago alato.

    [30] I poveri pascoleranno sui miei prati
    e i miseri vi riposeranno tranquilli;
    ma farò morire di fame la tua stirpe
    e ucciderò il tuo resto.

    [31] Urla, porta; grida, città;
    trema, Filistea tutta,
    perché dal settentrione si alza il fumo
    e nessuno si sbanda dalle sue schiere".

    [32] Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni?
    "Il Signore ha fondato Sion
    e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo".
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    00 06/07/2011 12:27
    15


    [1] Oracolo su Moab.
    È stata devastata di notte,
    Ar-Moab è stata distrutta;
    è stata devastata di notte,
    Kir-Moab è stata distrutta.

    [2] È salita la gente di Dibon
    sulle alture, per piangere;
    su Nebo e su Màdaba
    Moab innalza un lamento;
    ogni testa è stata rasata,
    ogni barba è stata tagliata.

    [3] Nelle sue strade si indossa il sacco,
    sulle sue terrazze si fa il lamento.
    Nelle sue piazze ognuno si lamenta,
    si scioglie in lacrime.

    [4] Emettono urla Chesbòn ed Elealè,
    le loro grida giungono fino a Iàas.
    Per questo tremano le viscere di Moab,
    freme la sua anima.

    [5] Il cuore di Moab geme;
    i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar.
    Ah, la salita di Luchìt salgono piangendo.
    Sulla via di Coronàim
    mandano grida strazianti.

    [6] Le acque di Nimrìm sono un deserto,
    l'erba si è seccata, finita è la pastura;
    non c'è più nulla di verde.

    [7] Per questo fanno provviste,
    le loro riserve
    trasportano al di là del torrente dei Salici.

    [8] Risuonano grida
    per tutto il territorio di Moab;
    fino a Eglaim giunge il suo urlo,
    fino a Bir-Elim il suo urlo.

    [9] Le acque di Dimòn sono piene di sangue,
    eppure colpirò Dimòn con altri mali;
    un leone per i fuggiaschi di Moab
    e per il resto del paese.
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    00 06/07/2011 12:28
    16


    [1] Mandate l'agnello al signore del paese,
    dalla rupe verso il deserto
    al monte della figlia di Sion.

    [2] Come un uccello fuggitivo,
    come una nidiata dispersa saranno le figlie di Moab
    ai guadi dell'Arnon.

    [3] Dacci un consiglio,
    prendi una decisione!
    Rendi come la notte la tua ombra
    in pieno mezzogiorno;
    nascondi i dispersi,
    non tradire i fuggiaschi.

    [4] Siano tuoi ospiti
    i dispersi di Moab;
    sii loro rifugio di fronte al devastatore.
    Quando sarà estinto il tiranno
    e finita la devastazione,
    scomparso il distruttore della regione,

    [5] allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
    vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
    un giudice sollecito del diritto
    e pronto alla giustizia.

    [6] Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
    l'orgogliosissimo,
    la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza,
    la vanità delle sue chiacchiere.

    [7] Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
    si lamentano tutti;
    per le focacce di uva di Kir-Carèset
    gemono tutti costernati.

    [8] Sono squallidi i campi di Chesbòn,
    languiscono le viti di Sibmà.
    Signori di popoli
    ne hanno spezzato i tralci
    che raggiungevano Iazèr,
    penetravano fin nel deserto;
    i loro rami si estendevano liberamente,
    giungevano al mare.

    [9] Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr
    sui vigneti di Sibmà.
    Ti inonderò con le mie lacrime,
    Chesbòn, Elealè,
    perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
    è piombato il grido dei vignaioli.

    [10] Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti;
    nelle vigne non si levano più lieti clamori,
    né si grida più allegramente.
    Il vino nei tini nessuno lo ammosta,
    l'evviva di gioia è cessato.

    [11] Perciò le mie viscere fremono
    per Moab come una cetra,
    il mio intimo freme per Kir-Carèset.

    [12] Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture,
    verrà nel suo santuario per pregare,
    ma senza successo.

    [13] Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab.

    [14] Ma ora il Signore dice: "In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente".
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    00 06/07/2011 12:28
    17


    [1] Oracolo su Damasco.
    Ecco, Damasco sarà eliminata dal numero delle città,
    diverrà un cumulo di rovine.

    [2] Le sue borgate saranno abbandonate per sempre; saranno pascolo dei greggi
    che vi riposeranno senza esserne scacciati.

    [3] A Efraim sarà tolta la cittadella,
    a Damasco la sovranità.
    Al resto degli Aramei toccherà la stessa sorte
    della gloria degli Israeliti,
    oracolo del Signore degli eserciti.

    [4] In quel giorno verrà ridotta la gloria di Giacobbe
    e la pinguedine delle sue membra dimagrirà.

    [5] Avverrà come quando il mietitore
    prende una manciata di steli,
    e con l'altro braccio falcia le spighe,
    come quando si raccolgono le spighe
    nella valle dei Rèfaim,

    [6] Vi resteranno solo racimoli,
    come alla bacchiatura degli ulivi:
    due o tre bacche sulla cima dell'albero,
    quattro o cinque sui rami da frutto.
    Oracolo del Signore, Dio di Israele.

    [7] In quel giorno si volgerà l'uomo al suo creatore
    e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele.

    [8] Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani;
    non guarderà ciò che fecero le sue dita,
    i pali sacri e gli altari per l'incenso.

    [9] In quel giorno avverrà alle tue fortezze
    come alle città abbandonate
    che l'Eveo e l'Amorreo evacuarono
    di fronte agli Israeliti
    e sarà una desolazione.

    [10] Perché hai dimenticato Dio tuo salvatore
    e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza.
    Tu pianti perciò piante amene
    e innesti tralci stranieri;

    [11] di giorno le pianti, le vedi crescere
    e al mattino vedi fiorire i tuoi semi,
    ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia
    e di dolore insanabile.

    [12] Ah, il rumore di popoli immensi,
    rumore come il mugghio dei mari,
    fragore di nazioni
    come lo scroscio di acque che scorrono veementi.

    [13] Le nazioni fanno fragore
    come il fragore di molte acque,
    ma il Signore le minaccia, esse fuggono lontano;
    come pula sono disperse sui monti dal vento
    e come mulinello di polvere dinanzi al turbine.

    [14] Alla sera, ecco era tutto uno spavento,
    prima del mattino non è già più.
    Questo è il destino dei nostri predatori
    e la sorte dei nostri saccheggiatori.
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    00 06/07/2011 12:29
    18


    [1] Ah! paese dagli insetti ronzanti,
    che ti trovi oltre i fiumi di Etiopia,

    [2] che mandi ambasciatori per mare,
    in canotti di papiro sulle acque:
    "Andate, messaggeri veloci,
    verso un popolo alto e abbronzato,
    verso un popolo temuto ora e sempre,
    un popolo potente e vittorioso,
    il cui paese è solcato da fiumi".

    [3] O voi tutti abitanti del mondo, che dimorate sulla terra,
    appena si alzerà un segnale sui monti, guardatelo!
    Appena squillerà la tromba, ascoltatela!

    [4] Poiché questo mi ha detto il Signore:
    "Io osserverò tranquillo dalla mia dimora,
    come il calore sereno alla luce del sole,
    come una nube di rugiada al calore della mietitura".

    [5] Poiché prima della raccolta, quando la fioritura è finita
    e il fiore è diventato un grappolo maturo,
    egli taglierà i tralci con roncole,
    strapperà e getterà via i pampini.

    [6] Saranno abbandonati tutti insieme
    agli avvoltoi dei monti e alle bestie selvatiche;
    su di essi gli avvoltoi passeranno l'estate
    su di essi tutte le bestie selvatiche passeranno l'inverno.

    [7] In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un popolo temuto ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove è invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.
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    00 06/07/2011 12:29
    19

    [1] Oracolo sull'Egitto.
    Ecco, il Signore cavalca una nube leggera
    ed entra in Egitto.
    Crollano gli idoli d'Egitto davanti a lui
    e agli Egiziani vien meno il cuore nel petto.

    [2] Aizzerò gli Egiziani contro gli Egiziani:
    combatterà fratello contro fratello,
    uomo contro uomo,
    città contro città, regno contro regno.

    [3] Gli Egiziani perderanno il senno
    e io distruggerò il loro consiglio;
    per questo ricorreranno agli idoli e ai maghi,
    ai negromanti e agli indovini.

    [4] Ma io metterò gli Egiziani
    in mano a un duro padrone, un re crudele li dominerà.
    Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.

    [5] Si prosciugheranno le acque del mare,
    il fiume si inaridirà e seccherà.

    [6] I suoi canali diventeranno putridi,
    diminuiranno e seccheranno i torrenti dell'Egitto,
    canne e giunchi ingialliranno.

    [7] I giunchi sulle rive e alla foce del Nilo
    e tutti i seminati del Nilo
    seccheranno, saranno dispersi dal vento, non saranno più.

    [8] I pescatori si lamenteranno, gemeranno
    quanti gettano l'amo nel Nilo,
    quanti stendono le reti sull'acqua saranno desolati.

    [9] Saranno delusi i lavoratori del lino,
    le cardatrici e i tessitori impallidiranno;

    [10] i tessitori saranno avviliti,
    tutti i salariati saranno costernati.

    [11] Quanto sono stolti i principi di Tanis!
    I più saggi consiglieri del faraone sono uno stupido consiglio.
    Come osate dire al faraone:
    "Sono figlio di saggi, figlio di re antichi"?

    [12] Dove sono, dunque, i tuoi saggi?
    Ti rivelino e manifestino
    quanto ha deciso il Signore degli eserciti
    a proposito dell'Egitto.

    [13] Stolti sono i principi di Tanis;
    si ingannano i principi di Menfi.
    Hanno fatto traviare l'Egitto
    i capi delle sue tribù.

    [14] Il Signore ha mandato in mezzo a loro
    uno spirito di smarrimento;
    essi fanno smarrire l'Egitto in ogni impresa,
    come barcolla un ubriaco nel vomito.

    [15] Non riuscirà all'Egitto qualunque opera faccia:
    il capo o la coda, la palma o il giunco.

    [16] In quel giorno gli Egiziani diventeranno come femmine, tremeranno e temeranno all'agitarsi della mano che il Signore degli eserciti agiterà contro di loro.

    [17] Il paese di Giuda sarà il terrore degli Egiziani; quando se ne parlerà, ne avranno spavento, a causa del proposito che il Signore degli eserciti ha formulato sopra di esso.

    [18] In quel giorno ci saranno cinque città nell'Egitto che parleranno la lingua di Cànaan e giureranno per il Signore degli eserciti; una di esse si chiamerà Città del sole.

    [19] In quel giorno ci sarà un altare dedicato al Signore in mezzo al paese d'Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera:

    [20] sarà un segno e una testimonianza per il Signore degli eserciti nel paese d'Egitto. Quando, di fronte agli avversari, invocheranno il Signore, allora egli manderà loro un salvatore che li difenderà e li libererà.

    [21] Il Signore si rivelerà agli Egiziani e gli Egiziani riconosceranno in quel giorno il Signore, lo serviranno con sacrifici e offerte, faranno voti al Signore e li adempiranno.

    [22] Il Signore percuoterà ancora gli Egiziani ma, una volta colpiti, li risanerà. Essi faranno ritorno al Signore ed egli si placherà e li risanerà.

    [23] In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andrà in Egitto e l'Egiziano in Assiria; gli Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri.

    [24] In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una benedizione in mezzo alla terra.

    [25] Li benedirà il Signore degli eserciti: "Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità".
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    00 06/07/2011 12:30
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    [1] Nell'anno in cui il Tartàn, mandato ad Asdòd da Sargon re di Assiria, giunse ad Asdòd, la assalì e la prese.

    [2] In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia figlio di Amoz: "Và, sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i sandali dai piedi!". Così egli fece, andando spoglio e scalzo.

    [3] Il Signore poi disse: "Come il mio servo Isaia è andato spoglio e scalzo per tre anni, come segno e simbolo per l'Egitto e per l'Etiopia,

    [4] così il re di Assiria condurrà i prigionieri d'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, spogli e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l'Egitto.

    [5] Allora saranno abbattuti e confusi a causa dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, di cui si vantavano.

    [6] In quel giorno gli abitanti di questo lido diranno: Ecco che cosa è successo al paese al quale ci eravamo rivolti e nel quale cercavamo rifugio per essere aiutati e liberati dal re di Assiria! Ora come ci salveremo?".
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