00 13/07/2011 11:40


FEDE




Rinuncerei alla vita piuttosto che rinunciare alla mia fede.


La fede è un dono di Dio. Senza di essa non ci sarebbe vita. E la nostra opera, se vuol essere fruttuosa, tutta per Dio e bella, deve essere costruita sulla fede, sulla fede in Cristo: “Avevo fame, ero nudo, ero infermo, senza casa e voi mi avete servito”. Tutta la nostra attività è basata su queste sue parole.


La fede scarseggia, perché c’è troppo egoismo e troppa sete di guadagno solo per sé. La fede, per essere vera, ha bisogno di essere un amore che dona. L’amore e la fede vanno di pari passo e si completano a vicenda.


Cari amici, credo di capirvi meglio adesso. Temo di non saper rispondere alla vostra profonda sofferenza. Non so perché, però voi siete per me come un Nicodemo, e son sicura che la risposta è la medesima: “Se non diventate come un fanciullo…”. Sono sicura che capirete bene tutto, solo se diventerete come fanciulli nelle mani di Dio. Il vostro desiderio di Dio è tanto profondo, eppure lui continua a mantenersi lontano da voi. Egli fa certamente violenza a se stesso nell’agire così, perché vi ama al punto da aver mandato Gesù a morire per voi e per me. Cristo desidera essere il vostro Cibo. Circondati come siete dalla pienezza del Cibo di vita, morite di fame. L’amore personale che Cristo ha per voi è infinito, mentre la piccola difficoltà che voi provate nei riguardi della Chiesa è limitata. Superate il finito con l’infinito. Cristo vi ha creato perché vi voleva. So che cosa provate: un desiderio tormentoso, unito a un senso di vuoto e di oscurità; eppure è lui che vi ama. Non so se avete mai letto le righe seguenti; a me esse danno un senso di pienezza e di vuoto nello stesso tempo:

Mio Dio, mio Dio, che cosa è un cuore,
che tu lo spii e lo corteggi a quel modo,
profondendo su di esso tutto il tuo cuore
come se non avessi altro da fare..?



Quel che oggi sta avvenendo sulla superficie della Chiesa passerà. Per Cristo la Chiesa è sempre la stessa, oggi, ieri e domani. Gli Apostoli hanno provato i medesimi sentimenti di paura e di sfiducia, di insufficienza e di infedeltà, eppure Cristo non li ha rimproverati e si è limitato a dir loro: “Figli di poca fede, perché avete avuto timore?”. Vorrei che potessimo amare come ha amato lui, ora.






(continua)