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SCHIAVE VOLONTARIE DELLA VOLONTA’ DI DIO




“Ama il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il comandamento del grande Iddio, che non può comandare l’impossibile. L’amore è un frutto di stagione in tutti i tempi e alla portata di qualsiasi mano. Ognuno può afferrarlo e farlo proprio senza alcun limite. Ognuno può raggiungerlo attraverso la meditazione, lo spirito di preghiera e di sacrificio e con una intensa vita interiore.


Non c’è limite nell’amare, perché Dio è amore e l’amore è Dio, per cui ami veramente Dio, quel Dio il cui amore è infinito. Ma il difficile sta nell’amare e nel dare fino a soffrire. E qui sta la ragione del fatto che non è tanto importante quel che fai, quanto piuttosto la quantità di amore che mettiamo nei nostri doni. Per questo le persone, - forse anche molto ricche – incapaci di dare e di ricevere amore, sono le più povere tra i poveri. E io penso che questo sia invece quanto le nostre Sorelle posseggono: la capacità di irraggiare gioia, come vedete in molte religiose che si sono donate senza riserva a Dio.


La nostra attività è soltanto l’espressione dell’amore che nutriamo per Dio. Dobbiamo riversare il nostro amore su qualcuno, e la gente è il mezzo per esprimere il nostro amore per Dio.
Abbiamo bisogno di trovare Dio, ma Dio non può essere trovato nel rumore e nell’agitazione. Dio è l’amico del silenzio. Guardate come la natura – gli alberi, i fiori e l’erba – cresce in silenzio; Guardate come le stelle, la luna e il sole si muovono in silenzio. La nostra missione non è forse quella di dare Dio ai poveri che vivono nei bassifondi? Non un Dio morto, ma un Dio vivo e pieno di amore. Quanto più riceviamo nella preghiera silenziosa, tanto più possiamo dare nella nostra vita attiva. Abbiamo bisogno di silenzio per poter entrare in contatto con le anime. La cosa essenziale non è quella che diciamo noi, ma quel che Dio dice a noi e attraverso di noi. Tutte le nostre parole saranno inutili, se non vengono dal di dentro; le parole che non irraggiano la luce di Cristo aumentano solo l’oscurità.


Il nostro progetto nella santità dipende da Dio e da noi stesse, dalla grazia di Dio e dalla nostra volontà di essere sante. Dobbiamo avere una determinazione veramente viva di raggiungere la santità. “Voglio essere una santa” significa che voglio spogliarmi di tutto ciò che non è Dio, che voglio staccare il mio cuore da tutte le cose create, chevoglio vivere in povertà e distacco, che voglio rinunciare alla mia volontà, alle mie inclinazioni, ai miei capricci e alle mie fantasie, per fare di me stessa una schiava vivente della volontà di Dio.




(continua)