00 15/08/2011 21:38




AMATE LA PREGHIERA




Signore, facci degni di servire i nostri fratelli in mezzo al mondo, che vivono e muoiono nella povertà e nella fame. Da’ loro oggi attraverso le nostre mani il loro pane quotidiano, e dona loro pace e gioia attraverso il nostro amore e la nostra comprensione.


Signore, fa’ di me un canale della tua pace,
fa’ che, dove c’è odio, possa portare amore,
dove ci sono torti, possa portare lo spirito del perdono,
dove c’è la discordia, possa portare l’armonia,
dove c’è l’errore, possa portare la verità,
dove c’è il dubbio, possa portare la fede,
dove c’è la disperazione, possa portare la speranza,
dove c’è buio, possa portare la luce,
dove c’è tristezza, possa portare la gioia.


Signore, concedi che io mi sforzi di confortare, più che di essere confortata;
di capire, più che di essere capita;
di amare, più che di essere amata;
perché
solo dimenticandoci ritroviamo noi stessi,
solo perdonando, noi siamo perdonati,
solo morendo, noi risorgiamo per la vita eterna.


Mio Signore, fa’ che oggi e tutti i giorni io possa vederti nella persona dei tuoi infermi e, mentre curo loro, serva te. Anche se ti nascondi dietro la figura poco attraente del permaloso, dell’esigente, dell’irragionevole, fa’ che possa riconoscerti egualmente e dire: “Gesù, paziente mio, quanto è dolce servirti”.
Signore, dammi questa fede perspicace, e allora il mio lavoro non sarà mai noioso. Proverò sempre gioia nell’assecondare le voglie e nel soddisfare i desideri di tutti i poveri sofferenti.
O infermi amati, quanto mi siete doppiamente cari, quando personificate Cristo; e quale privilegio è il mio di potervi assistere!
Dolcissimo Signore, fa’ che io apprezzi la dignità della mia alta vocazione e le sue molte responsabilità. Non permettere mai che la disonori dando via libera alla freddezza, alla scortesia o all’impazienza.
O Dio, dal momento che sei Gesù, mio paziente, degnati anche di essere un Gesù pieno di pazienza per me, sopporta le mie mancanze, guarda solo alla mia intenzione, che è quella di amarti e di servirti nella persona di ognuno dei tuoi infermi. Signore, aumenta la mia fede, benedici i miei sforzi e il mio lavoro, ora e sempre.






Signore, aiutaci a vedere nella tua crocifissione e risurrezione un esempio di come dobbiamo sopportare e morire nell’agonia e nei conflitti della vita quotidiana, in maniera che possiamo vivere più pienamente e più creativamente. Tu hai accettato con pazienza e umiltà i contrattempi della vita umana, nonché le torture della crocifissione e della passione. Aiutaci ad accettare le pene e i conflitti di ogni giorno quali occasioni per maturare come persone e diventare più simili a te. Rendici capaci di sopportare ogni cosa con pazienza e con coraggio, fidando nel tuo aiuto. Facci capire che solo morendo continuamente a noi stessi e ai nostri desideri egoistici diventiamo capaci di vivere più pienamente, perché è solo morendo con te che possiamo con te risorgere.


***



Non è possibile impegnarsi nell’apostolato diretto senza essere anime di preghiera. Dobbiamo essere coscienti della nostra stretta unione con Cristo, così come lui era cosciente della sua stretta unione con il Padre.
La nostra attività è veramente apostolica solo nella misura in cui gli permettiamo di agire in noi e attraverso di noi con la sua forza, i suoi desideri e il suo amore. Dobbiamo diventare santi non perché vogliamo sentirci santi, ma perché Cristo deve poter vivere pienamente la sua vita in noi. Dobbiamo essere tutto amore, tutta fede, tutta purezza per amore dei poveri che serviamo. E una volta che avremo imparato a cercare Dio e la sua volontà, i nostri contatti con i poveri diventeranno il mezzo per raggiungere una grande santità per noi e per gli altri.


Amate la preghiera, sentite spesso il bisogno di pregare durante il giorno e trovate il modo di farlo. La preghiera dilata il cuore fino a renderlo capace di contenere il dono che Dio fa di se stesso. Chiedete e cercate, e il vostro cuore diventerà grande a sufficienza per riceverlo e trattenerlo come qualcosa di proprio.


Diventiamo tutte un tralcio genuino e fruttuoso della vite Gesù, accettandolo nella nostra vita così come a lui piace di venire.

come la verità – che dobbiamo dire;
come la vita – che dobbiamo vivere;
come la luce – che dobbiamo accendere;
come l’amore – che dobbiamo amare;
come la via – che dobbiamo percorrere;
come la gioia – che dobbiamo dare;
come la pace – che dobbiamo diffondere;
come il sacrificio – che dobbiamo offrire nelle nostre famiglie e nel nostro vicinato.


Nella Santa Comunione abbiamo Cristo sotto le apparenze del pane. Nel nostro lavoro lo troviamo sotto le apparenze della carne e del sangue. Ma è sempre lo stesso Cristo.


La Messa è il cibo spirituale che mi sostiene e senza il quale non potrei vivere un solo giorno o una sola ora della mia vita; nella Messa abbiamo Gesù sotto le apparenze del pane, mentre nei bassifondi vediamo Cristo e lo tocchiamo nei corpi affranti e nei bambini abbandonati.


La gioia è preghiera – la gioia è forza – la gioia è amore – la gioia è una rete di amore con cui potete catturare le anime.
Dio ama il datore gioioso.
Dà di più chi dà con gioia.
Il modo migliore di mostrare la nostra gratitudine a Dio e alla gente è di accettare ogni cosa con gioia. Un cuore gioioso è il risultato inevitabile di un cuore ardente di amore.
Non permettete che niente vi riempia di tristezza, fino al punto di farvi dimenticare la gioia di Cristo risorto.
Aspiriamo tutti ardentemente al cielo, dove c’è Dio, ma possiamo essere in paradiso con lui già ora ed essere felici con lui già in questo stesso momento. Ma essere felici con lui già ora significa:
amare come lui ama,
aiutare come lui aiuta,
dare come lui dà,
servire come lui serve,
redimere come lui redime,
essere con lui ventiquattro ore su ventiquattro,
toccare lui nei suoi umili travestimenti.



**********************************************************************
**********************************************************************
**********************************************************************


Sii lodato sempre, Signore, per questo dono di luce!