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ATTESA




Veglio in questo silenzio notturno
avvolgente la discreta attesa

fuggente il sonno ancora
chissà in quali recessi si cela.

L'anima inquietamente serena
trattiene il velar dello sguardo

e scorre lento il tempo
nel tender l'orecchio al suono.

Dietro gli occhi socchiusi
vedo una mano aprire quell'uscio

e il familiare passo avvicinare
la tua presenza alfine giunta!

Oh vieni, vieni dunque e leggi
le parole scritte per te dal mio cuore...

Sarà un errore? Sarà un atto inutile?
Ma vieni e ruba all'ansia la preda.

Il sogno mi empie la mente
e visioni di tua commozione

accarezzano consolanti
il vuoto della tua assenza.

Vieni dunque e leggi...
leggi dunque e abbracciami

in questa notte che come in quella
tu nasci al tuo compleanno, figlio mio!






Aurora Ageno
12 agosto 2011