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Dai Canti Pisani

Quello che veramente ami rimane,
il resto è scorie
Quello che veramente ami non ti sarà strappato
Quello che veramente ami è la tua vera eredità
Il mondo a chi appartiene, a me, a loro
o a nessuno?
Quello che veramente ami e' la tua vera eredita'
Strappa da te la vanità, non fu l'uomo
A creare il coraggio, o l'ordine, o la grazia,
Strappa da te la vanità, ti dico strappala
Strappa da te la vanità,
"Dominati, e gli altri ti sopporteranno"
Strappa da te la vanità
Sei un cane bastonato sotto la grandine,
Una gazza rigonfia in uno spasimo di sole,
Metà nero metà bianco
Né distingui un'ala da una coda
Strappa da te la vanità
Come son meschini i tuoi rancori
Nutriti di falsità.
Strappa da te la vanità,
Avido di distruggere, avaro di carità,
Strappa da te la vanità,
Ti dico strappala.

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Possiamo soltanto amare
il resto non conta, non
funziona, al mattino appaiono
la tazza, il vecchio pino, le zolle umide, il fumo
dell’alito mentre apri l’auto
nel gelo. Potevano non apparire, non arrivare
più qui alla riva degli occhi. E l’estate
c’era, c’è nella calda bruna memoria
dei rami tagliati,
i visi diventano ricordi
le voci gridate stracci silenziosii
denti conoscono il sapore
del niente, e l’oblio che ha portici
e portici infiniti.

Possiamo soltanto amare
strappandoci felicemente figli dalla carne
parlando d’amore continuamente
ubriachi, feriti, vili
ma con gli occhi lucenti
come laser di fiori splendidi
e il canarino nel palmo della mano.

Mormorare come dare baci nell’aria.
Il rametto profumato non si raddrizza
con i colpi della nostra ira, lo sguardo
di tuo figlio non perde il velo di tristezza
se glielo togli mille volte
dal viso...

Possiamo soltanto amare
fino all’ultimo nascosto spasmo
che nessuno vede
e diviene quella specie di sorriso
che si ha nell’abbraccio finalmente
di morire come scendendo nell’acqua.

Le stelle a miriadi saranno testimoni, e i venti
passati una volta accanto
sulla gioia profonda delle ossa,
diranno:era fatto di allegria, amava,
oppure diranno niente e poi niente
per sempre.

Possiamo soltanto amare
il resto è il teatro amaro
dell’impotenza sotto il sole giaguaro.

(Davide Rondoni poeta)