00 11/12/2008 15:22
A quanto pare, il pensiero del card. Tettamanzi sembra essere alquanto diverso da quello di coloro che non riconoscono nel Dio degli islamici lo stesso Dio dei cristiani.

Nella sua ottica di "libertà religiosa" il suo pensiero può anche essere discusso, ma è comprensibile e non ritengo che meriti il sarcasmo di Cossiga.

Quando si prega Dio, qualunque sia il nome che gli si attribuisce, ci si rivolge solo e sempre all'unico Dio. Non dimentichiamo poi che il Dio degli islamici è esattamente lo stesso Dio di Abramo e che lo stesso Cristo è considerato come un grande profeta. Certo, dovremmo auspicare la "reciprocità" nei loro paesi. Tuttavia, le intolleranze che invece avvengono in questi paesi non devono essere un motivo per comportarci allo stesso modo ... non è questo che ci insegna la nostra fede.

D'altra parte, è anche giusto che ognuno debba avere modo di professare il proprio culto in luoghi opportuni e senza essere costretti a prostrarsi lungo i marciapiedi delle città.
La presenza islamica nel nostro paese è ormai una realtà che non si risolve certo vietando la costruzione di moschee (ovviamente non a nostre spese), ma esigendo discrezione e l'assoluto rispetto delle nostre leggi e del nostro culto.
Vietarlo significa solo acuire le divisioni e gli estremismi.

Diciamo piuttosto che, purtroppo, gli islamici costituiscono solo il pretesto di alcuni (e non solo alcuni che islamici non sono) per eliminare la tradizione cristiana. Sono soprattutto questi che vanno combattuti.

iyvan