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Soliloquio d'autunno


Dì loro che li aspetto
qui ,
che rimango ancora
qui
a dar forma al Futuro ,
da quel giorno lontano
non feci che percorrere vita ,
respirare il profumo degli anni ,
addormentarmi ogni notte
con sensazione d'eternità .
Ne ho fatta di strada :
ho conosciuto le lacrime più amare ,
quelle che spaccano l'anima ,
e i sorrisi più puri ,
quelli che molti soltanto sognano .
Ma infine
non mi sono mai mosso
da qui ,
dove ogni oggetto mi parla ,
dove ogni angolo mi reclama
con le stesse ragnatele d'un tempo .
Qui ,
dove un boccale vuoto
ha il volto di mio padre
e una vecchia formaggera
è la reliquia di mia madre .
In queste stanze
dove la vita è trascorsa
senza passare ,
dove continuo a gioire e soffrire
premiandomi da solo
con un'antica mano sulla spalla
o castigandomi da solo
con un genetico sguardo .
Quanto vi annoio !
Credo di avervi detto cose
che appartengono un po' a tutti ,
e che solo la presunzione
vuole fare mie .
Ma forse voi vi siete mossi ,
io no .
Io sono sempre rimasto
qui ,
e ora scrivendo
percorro la veranda ,
scendo una scala secolare
con l'identico passo dei vent'anni ,
esco in un cortile
dove antiche voci
mi trapassano l'anima ,
mi siedo per terra
sulle radici di un vecchio tiglio
e fumo , bevo , piango , rido .
Dì loro tutto questo ,
Anima !
Evadi da questo corpo ,
lascialo su queste foglie secche
e dì loro
che sono sempre stato
qui .
Ma torna presto :
voglio vivere !
Voglio continuare a respirare
questa casa , questa vita , questa morte .
Qui ,
con i fantasmi .
              


Iashper .

          
20/11/2002