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Acqua di vita

Acqua vivente di suoni lontani,
acqua che non dimentica, ma indugia
ancora a spargere le sue ferite,
fiume rombante
che sfocia in un mare al di là di pianure
senza prati né alberi,
senza voci di uccelli o di lupi,
abitate da uomini che hanno obliato la vita,
terre usurpate da chi nella vita
di vita si è dato il potere,
acqua ancor troppo lontana,
scorri, travolgimi!
Qui non si vedono nidi, né tane,
o case tremanti d’angoscia,
ma i tristi voli dei corvi
che gridano agli echi di passi lontani.
Acqua, travolgimi!
Tu, che hai fatto il mare e la terra
come un fiore di sangue
colmo di lacrime ardenti,
dove volgi il Tuo sguardo?
A Te giungono tutti i fiumi,
recando carcasse di fiere e giovenche,
scheletri di piante giovani e antichi alberi,
fiori appassiti e germogli precoci,
profumi estivi e bacche invernali,
come figli discordi
riuniti nel pianto del vento
che sparge la polvere sopra i colori
e confonde gli odori
in un sospiro d’infinito.
Mare silente, che accogli
nel tuo vasto seno
fiumi di lacrime e polle di sangue,
torno a te, io, che tardi ho cercato la vita
annientando montagne
di falsi sensi di colpa
nei torrenti della tua luce.
Che le tue onde luminose
stendano un velo di pace
sugli abissi profondi del cuore,
riparando gli occhi del naufrago
dalla luce crudele
che strappa dal sonno,
mentre le scie dei velieri
saranno fiori che nascono
sopra il ricordo
del tempo trascorso;
resti solo rugiada lieve di pianto.


Inviato: 13/01/2004