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    Romano, della gente Anicia. La sua elezione avvenne in presenza e sotto l'autorità di Basilio, prefetto di Roma, delegato a tale assistenza del re Odoacre, chiamato Barbaro, perché non Romano, ma assai mite e tollerante. Il nuovo papa respinse l'equivoca professione di fede dell'imperatore Zenone e scomunicò il patriarca di Costantinopoli, Acacio, il quale aveva favorito gli eretici che pretendevano di distruggere l'autorità del concilio di Calcedonia. Tenne tre concili in Roma, nel 484, nel 485, e nel 489. Nell'ultimo riconciliò con la Chiesa i cristiani dell'Africa, i quali durante la persecuzione dei Vandali si erano lasciati battezzare dagli ariani. Prima di entrare negli ordini, Felice III era stato ammogliato, e viene ricordato come bisavolo di San Gregorio Magno. Rimasero di lui delle lettere, molte delle quali indirizzate all'imperatore Zenone