I giovani specialmente si stanno adattando prontamente alla cultura del computer ed al suo «linguaggio», e questo è sicuramente un motivo di soddisfazione. Diamo fiducia ai giovani! (cfr. Communio et Progressio, 70).
Essi hanno avuto il vantaggio di crescere contemporaneamente allo sviluppo di queste nuove tecnologie, e sarà loro compito impiegare questi nuovi strumenti per un più ampio ed intenso dialogo fra tutte le diverse razze e classi che abitano questo «mondo sempre più piccolo». Spetterà a loro scoprire i modi con i quali i nuovi sistemi di conservazione e scambio dei dati possono essere utilizzati per contribuire alla promozione di una più grande giustizia universale, di un più grande rispetto dei diritti umani, di un sano sviluppo di tutti gli individui e popoli, e delle libertà che sono essenziali per una vita pienamente umana.
Tutti, giovani e anziani, raccogliamo la sfida delle nuove scoperte e tecnologie, inquadrandole in una visione morale fondata sulla nostra fede religiosa, sul nostro rispetto della persona umana, e sul nostro impegno di trasformare il mondo secondo il Disegno di Dio!
In questa Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, preghiamo perché le potenzialità «dell'era del computer» siano utilizzate al servizio della vocazione umana e trascendente dell'uomo, così da glorificare il Padre dal quale hanno origine tutte le cose buone.
Dal Vaticano, 24 gennaio 1990.
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