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La speranza con la quale lo Spirito sostiene i credenti è soprattutto escatologica.
E' speranza di salvezza, speranza del cielo, speranza di perfetta comunione con Dio



Tale speranza è, come afferma la Lettera agli Ebrei, «un'ancora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin nell'interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per noi come precursore» (Eb 6, 19-20).
 
2. Tuttavia la speranza escatologica che dimora nel cuore dei cristiani è profondamente legata alla felicità e alla realizzazione in questa vita.
 
La speranza del cielo suscita un'autentica preoccupazione per il benessere degli uomini e delle donne qui e ora.
«Se uno dicesse "Io amo Dio" e odiasse il suo fratello, è un mentitore; Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede» (1 Gv 4, 20).

La redenzione, con la quale Dio sana il rapporto fra divino e umano, va di pari passo con il risanamento dei nostri rapporti reciproci; e la speranza scaturita dalla redenzione si basa su questa duplice guarigione.

Per questo è tanto importante che i cristiani si preparino al Grande Giubileo dell'alba del Terzo Millennio rinnovando la propria speranza nell'avvento finale del Regno di Dio e anche leggendo in maniera più attenta i segni di speranza nel mondo che li circonda.



Per questo è tanto importante che i cristiani si preparino al Grande Giubileo dell'alba del Terzo Millennio rinnovando la propria speranza nell'avvento finale del Regno di Dio e anche leggendo in maniera più attenta i segni di speranza nel mondo che li circonda.

Anche nella Chiesa vi sono molti segni di speranza, fra cui un più attento ascolto dello Spirito Santo che suggerisce l'accettazione di carismi e la promozione dei laici, un impegno più profondo per l'unità dei cristiani e un crescente riconoscimento dell'importanza del dialogo con altre religioni e con la cultura contemporanea (cfr Tertio millennio adveniente, n. 46).