00 11/02/2009 20:54

4. Ciononostante, emergono alcune questioni necessarie, persino ovvie, nell'utilizzo di Internet per la causa dell'evangelizzazione.

 
Infatti, la caratteristica essenziale di Internet consiste nel fornire un flusso quasi infinito di informazioni, molte delle quali durano solo un attimo.
In una cultura che si nutre dell'effimero, si può facilmente correre il rischio di credere che siano i fatti a contare piuttosto che i valori.


Internet offre numerose nozioni, ma non insegna valori e quando questi ultimi vengono trascurati la nostra stessa umanità ne risulta sminuita e l'uomo perde facilmente di vista la sua dignità trascendente.

Nonostante il suo enorme potenziale di bene, alcuni modi degradanti e dannosi di utilizzare Internet sono noti a tutti e le autorità pubbliche hanno di certo la responsabilità di garantire che questo strumento meraviglioso serva il bene comune e non divenga dannoso. 

 
Inoltre, Internet ridefinisce in modo radicale il rapporto psicologico di una persona con lo spazio e con il tempo.
Attrae l'attenzione ciò che è tangibile, utile, subito disponibile.

Può venire a mancare lo stimolo a un pensiero e a una riflessione più profondi, mentre gli esseri umani hanno bisogno vitale di tempo e di tranquillità interiore per ponderare ed esaminare la vita e i suoi misteri e per acquisire gradualmente un maturo dominio di sé e del mondo che li circonda

 
La comprensione e la saggezza sono il frutto di uno sguardo contemplativo sul mondo e non derivano dalla mera acquisizione di fatti, seppur interessanti.

Inoltre, quale "forum" in cui praticamente tutto è accettabile e quasi nulla è duraturo, Internet favorisce un modo di pensare relativistico e a volte alimenta la fuga dalla responsabilità e dall'impegno personali.
In tale contesto
, in che modo dobbiamo coltivare quella saggezza che non deriva dall'informazione, ma dall'intuizione, quella saggezza che comprende la differenza fra giusto ed errato e sostiene la scala di valori che deriva da tale differenza?