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5. I genitori, come primi e più importanti educatori dei loro figli, sono anche i primi a spiegare loro i mezzi di comunicazione.
Sono chiamati a formare i loro figli «nell'uso moderato, critico, vigile e prudente di essi» (Familiaris consortio, n. 76).
 
Quando i genitori lo fanno bene e con continuità, la vita familiare viene molto arricchita.
Anche ai bambini molto piccoli si può insegnare qualcosa d'importante sui mezzi di comunicazione, cioè che essi vengono prodotti da persone desiderose di trasmettere messaggi, che questi messaggi spesso invitano a fare qualcosa - ad acquistare un prodotto, a tenere un comportamento discutibile - che non è nell'interesse del bambino o che non corrisponde alla verità morale, che i bambini non devono accettare o imitare in modo acritico ciò che riscontrano nei mezzi di comunicazione sociale.

I genitori devono anche regolare l'uso dei mezzi di comunicazione a casa.
Questo significa pianificare e programmare l'uso degli stessi, limitando severamente il tempo che i bambini dedicano ad essi e rendendo l'intrattenimento un'esperienza familiare, proibendo alcuni mezzi di comunicazione e, periodicamente, escludendoli tutti per lasciare spazio ad altre attività familiari.

Soprattutto, i genitori devono dare ai bambini il buon esempio facendo un uso ponderato e selettivo dei mezzi di comunicazione.

Spesso possono ritenere utile unirsi ad altre famiglie per studiare e discutere i problemi e le opportunità che emergono dall'uso dei mezzi di comunicazione sociale.
Le famiglie devono essere chiare nel dire ai produttori, a quanti fanno pubblicità e alle autorità pubbliche ciò che a loro piace e ciò che non gradiscono