00 29/07/2011 09:40






Più della << chemio >> altro mi devasta:
ricordi come vermi mi divorano:
minore sbigottimento avrei
se fossi un assassino.




***





Sibilano frecce da invisibili arcieri:
inutile che mi dicano: << emigra,
come un passero fuggi al monte >>;


io so dove fare il mio nido...





***






Sia riservato l'incontro,
discreta la denuncia:

che non faccia del male anche là!




***






Sempre dilaniato dal << doppio pensiero >>:
questo male non voluto
e voluto conflitto e finzione
che durano da una vita:

figlio prodigo e fratello maggiore insieme
e tu,


a dare fondo alla tua pietà.



***






Ma rischio grave è perfino pregarti:

giusta misura è sentirti
con tutti i sensi, e la mente


che si perde...



***






Non per questo migrare di vita in vita
che mi dica placato: so,
la morte è un'invenzione
la vendetta del Nulla.

Finito di sospirarti,
insieme ai Serafini
io ti voglio cantare.



***






Neppure il poeta a te più caro
è riuscito a dire il vero:
che le cose - se il tuo soffio ritrai -

è già un infinito la polvere
sul ciglio del Nulla.



***






Sul fronte di due morti
si decide il combattimento:

il fronte dell'Io che deve morire
per non morire, e l'altro

del << composito >> onde raggiungere
<< la semplicità totale >>:

e tu devi passare
per tutte le morti

se pure mai arriverai
all'altra sponda.



***






Altro ora nell'impazienza di vederti
mi preme sapere, mio Dio:
quanto del nostro male ti sia imputabile,
del male che anche tu paghi,
di questo mostruoso male
pure per te inevitabile:

in cosa possiamo dirci tua immagine,
se per questa infinita inquietudine
o per l'illusione di essere noi << onnipotenti >>
ora che tu, per creazione, più non lo sei

né puoi esserlo
a causa del pauroso dono:

Tu libertà non puoi più negare
se da noi quanto attendi e brami
è solo un atto d'amore.





***






Ma non sarà definitiva
la domanda a usarmi pieta:

e non solo la pietà dei fratelli
ma pietà della terra,
per il pane e l'acqua e la terra
pietà di tutti gli elementi...

Per te ora - ma non è tardi? .
bastava mi arrendessi all'evidenza,
eri il nostro limite salvatore,
il quotidiano attrito:

non era nemmeno da cercarti:
accettarti bastava
per accettarci...


***

E dunque anche tu obbligato
a tessere la tela infinita degli eventi
senza annullare queste nature
che non puoi non creare:

anche a te prevaricare è negato.




***